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Bruno Peres, from “zero to hero”. E quel gol nel derby…

Nonostante la saudade dei primi tempi, il brasiliano si sta integrando bene. Sempre allegro e sorridente, è subito entrato nel cuore dei tifosi. Nel 2015 la crescita non si deve...

Federico Lanza

"E' arrivato in punta di piedi, in silenzio, ma non ha mai perso il sorriso, nemmeno quando l'ombra del taglio dovute al posto da extracomunitario sembrava incutere timore. Bruno Peres è stato tesserato all'ultimo momento disponibile, il primo settembre, quando il d.s Gianluca Petrachi riuscì a girare al Rijeka (Croazia) il montenegrino Marko Vesovic.

"Nonostante lo scetticismo generale dovuto più ai contorni grotteschi della vicenda (il suo arrivo tardivo è costata la Torino l'impossibilità di inserire il brasiliano nella lista UEFA) che alle reali prestazioni offerte sul campo, l'avventura del brasiliano in Italia è iniziata con il piede giusto.

"Tra un “obrigado” a Giampiero Ventura e alla società, che sin dall'inizio ha creduto fortemente in lui, ha risalito lentamente le gerarchie, costringendo il più delle volte Molinaro alla panchina, e di conseguenza al dirottamento di Darmian sulla corsia di sinistra, ruolo che peraltro il “gioiellino” granata e pilastro della Nazionale ha saputo interpretare alla perfezione. Il brasiliano finora ha collezionato 1027 minuti, giocando per intero 9 partite su 14 nelle quali è stato impiegato

"Fino a quel gol 30 novembre: una straripanza fisica e atletica da fare invidia al miglior centometrista olimpico e quel d'antologia, lasciando di sasso Vidal, Pogba, Evra e Storari. Caduti uno dopo l'altro, come birilli su una pista da bowling. Strike del brasiliano. Da quel momento “o rapaz brasileiro” ha stregato tutti: elogi su tv e telegiornali, paragoni con i grandi terzini del passato. Per i tifosi è già un idolo: è bastato quel gol nel derby – il primo dal 2002 – per fare breccia nel cuore dei tifosi.

"L'augurio è che il brasiliano continui su questa linea: tanto lavoro, spirito di sacrificio: il Torino avrà tanto bisogno di lui per aumentare l'incisività in attacco. Sempre con il sorriso sulle labbra, a ritmo di samba.