"Quando giunse sulle sponde del Po, nell'estate scorsa, qualcuno storse anche il naso: 2,2 milioni di euro per uno dei tanti terzini che calcano la scena carioca potevano forse sembrare una scommessa, una di quelle che spesso vengono perse. E invece no: la mossa societaria si è rivelata azzeccatissima, tanto che Bruno Peres è diventato uomo mercato praticamente da subito, appena la Serie A si è accorta che il piede e il fiato di quella freccia sulla fascia destra erano del tutto fuori dal comune.
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Bruno Peres, la freccia brasiliana che si guarda alle spalle
Focus on / Nonostante abbia cominciato in campo ogni partita di questa stagione, l'ex Santos non deve sentirsi sicuro: il rinnovo imminente e la concorrenza di Zappacosta devono tenerlo sulle spine
"Un momento, in particolare, lo scaraventa al centro della scena mediatica: il gol, splendido, che segna al derby di andata in casa della Juventus, chiudendo un digiuno lungo ben 12 anni, nel modo migliore possibile. Una possente cavalcata di 80 metri palla al piede fino a depositare la sferanella porta di Buffon, lasciandosi alle spalle gente come Pogba e Vidal, non proprio calciatori qualunque. Quello è stato l'istante in cui l'Italia l'ha scoperto, ma anche quello in cui <<ha iniziato a perdersi>>.
"Le parole -pronunciate poche settimane fa - sono di Giampiero Ventura, un maestro quando si tratta di studiare l'atteggiamento dei suoi giocatori dentro e fuori dal campo. Da quel momento, infatti, le prestazioni del brasiliano calano, e talvolta si fatica a credere che il giocatore che si sta osservando in campo sia anche solo parente della forza natura che meravigliava tutti nei suoi primi mesi in Italia. La fiamma sembra essersi spenta, bisogna ripartire daccapo, e Peres lo fa, con determinazione e umiltà, fino a tornare nel corso dei mesi quello di cui tutti i tifosi granata si erano innamorati: la coppia di esterni che formava con Darmian aveva pochi concorrenti in Italia.
"Quest'anno, la società e il tecnico hanno deciso di puntare forte su di lui. <<Mai arrivata un'offerta ufficiale>> afferma Cairo, ma si sa che i sondaggi e gli interessamenti c'erano eccome, anche al i fuori dello Stivale. Ma il brasiliano non si tocca: questo è il messaggio, sempre forte e chiaro, della dirigenza. E Ventura dimostra di puntare con decisione sul ragazzo, dal momento che, dall'inizio della stagione, Peres ha dimenticato cos'è la panchina: quattro partite, quattro partenze da titolare. Una colonna.
"E adesso? Il rinnovo è imminente, la causa del brasiliano e quella del Torino vanno a braccetto, gli interessi si intrecciano: quella granata sta diventando una vetrina sempre più importante, e se ciò accade è proprio grazie a ragazzi come Peres che la scelgono per far crescere il proprio potenziale, a vantaggio proprio e del collettivo. Tuttavia, questo non deve far dormire sonni tranquilli al brasiliano, perché in rosa, adesso, c'è un altro aspirante alla fascia destra: Zappacosta, considerato come uno dei talenti emergenti del calcio italiano, su cui la società ha investito molto anche dal punto di vista economico, e che certamente non si accontenterà di rimanere relegato in panchina ancora a lungo. I due potrebbero anche convivere, e chissà che lo spostare Peres a sinistra non permetta al 25enne originario di San Paolo di risultare ancora più incisivo in fase offensiva. Le prospettive, per il ragazzo, ci sono tutte. Se avrà voglia di proseguire sulla strada tracciata, basta seguirla. Di scatto, ovviamente.
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