"Il Torino, nella giornata di domenica, affronterà la Lazio di Simone Inzaghi, squadra che ha lo stesso numero di punti dei granata: a fronteggiarsi, però, saranno anche i due presidenti delle rispettive squadre, ovvero Urbano Cairo e Claudio Lotito. I due numeri uno hanno rilevato le squadre nello stesso periodo, ma hanno percorso una strada differente, che ha portato le due società in direzioni talvolta opposte: ma, negli ultimi anni, Torino e Lazio hanno condiviso posizioni molto simili in campionato, e gli obiettivi ora sono sempre più vicini.
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Cairo e Lotito, due presidenti a due velocità diverse
Il confronto / I due numeri uno di Torino e Lazio hanno rilevato le società nello stesso periodo, ma hanno affrontato un percorso differente
"Cairo rilevò il Torino nel 2005, dopo il fallimento della società granata, e l'ha portato subito in Serie A: ma non è stato un percorso semplice, perché il Presidente granata è stato di fronte a diverse difficoltà, causate anche dai suoi movimenti sul mercato, che spesso erano indirizzati all'acquisto temporaneo dei giocatori. Ma il progetto del Torino si è revitalizzato quando Cairo decise di affidare la squadra al Tecnico Giampiero Ventura nel 2011: la squadra granata, sotto la gestione quinquennale dell'allenatore genovese, prese una direzione ottima, tornando in Serie A senza passare per la lotteria dei play-off, arrivando in Serie A e riuscendo a salvarsi senza troppi patemi, guidati da un modulo tanto caro a Ventura (4-2-4). Ma l'impennata del Toro avvenne la stagione successiva - 203/2014 - in cui i granata scalarono la classifica e grazie alle 35 reti di Cerci ed Immobile riuscirono a conquistare un posto in Europa, dopo vent'anni dall'ultima apparizione fuori dall'Italia. L'annata successiva, se si può, fu ancora più soddisfacente, perché il Torino non solo giocò rispettando l'Europa League, ma anche compiendo un'impresa allo stadio San Mamès che è ancora negli occhi di tutti i tifosi; ma non solo, perché lo stesso anno il Toro di Cairo sfatò un altro tabù che durava da due decenni. Il 26 aprile 2015 il torino tornò alla vittoria nel Derby contro la Juventus, con due ragazzi assolutamente protagonisti: Quagliarella e Darmian. Dopo l'addio a Ventura è arrivato un altro tecnico, ambizioso, che sta cercando di trasformare la squadra a sua immagine e somiglianza, mentre Cairo si gode i suoi acquisti azzeccati come Andrea Belotti, Adem Ljajic o Joe Hart.
"Diverso il percorso, come si diceva, per Lotito, che dopo aver salvato dai debiti la società biancoceleste ha subito puntato alle posizioni che contano in Serie A: la sua mentalità ambiziosa lo ha portato a vincere anche diversi trofei, come la Coppa Italia (in due edizioni, 2008-2009 e 2012-2013), la Supercoppa Italiana (2009) e diversi trofei anche della Primavera. Nella sua gestione fu intelligente nell'acquistare giocatori di un certo livello o di prospettiva, tra cui il portiere Marchetti nel 2011, o l'attaccante esperto con un grande fiuto del gol Miroslav Klose. Nella sua gestione fu anche squalificato, a causa di alcune implicazioni nello scandalo Calciopoli che sconvolse il Campionato Italiano di Serie A. Negli ultimi due anni, in classifica, la Lazio di Lotito, infine, è terminata davanti al Toro per poche lunghezze, mentre nella stagione che consegnò l'Europa ai granata, i biancocelesti terminarono alle spalle della squadra di Cairo: questi dati evidenziano come gli obiettivi si siano piano piano accomunati, fino a trovarsi, ad oggi, a essere con gli stessi punti in classifica (14).
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