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Cairo: “Oggi ricordiamo gli uomini del Grande Torino. Legame coi tifosi? Fortissimo”

Il Presidente granata al Cimitero Monumentale: "Noi siamo qui non per fare paragoni, ma per ricordare intanto degli uomini che sono mancati in età molto giovane e uomini che hanno fatto la storia del calcio"
Redazione Toro News

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A rendere omaggio al Grande Torino nel giorno del 74esimo anniversario della Tragedia di Superga è stato anche Urbano Cairo, che al Cimitero Monumentale ha parlato di quello che hanno rappresentato e continuano a rappresentare gli Invincibili. Di seguito le sue parole.

Quanto ci si può avvicinare a quell'esempio dato dagli Invincibili? "Stiamo parlando di vette assolutamente straordinarie. Noi siamo qui non per fare paragoni, ma per ricordare intanto degli uomini che sono mancati in età molto giovane e uomini che hanno fatto la storia del calcio. Li hanno definiti Invincibili per questo motivo. Ricordiamo anche che la Nazionale italiana schierò dieci giocatori del Torino ai tempi del Grande Torino e un undicesimo, sono stati un qualcosa di unico. L'esempio che loro hanno dato deve rimanere negli occhi e nelle menti di tutti ed essere la guida. Però la cosa importante oggi è ricordare le persone, persone che ci hanno lasciato troppo giovani ma hanno fatto qualcosa di così importante che 74 anni dopo siamo ancora qui a ricordarli".

Oggi viene intitolato il Parco Valentino Mazzola. Può essere un passo verso quel famoso 'quartiere granata' di cui si parla da tempo? "Certamente l'intitolazione del giardino intitolato a Mazzola è una grande cosa, molto bella. E' intitolato a lui in quanto rappresentante e anima di una grande squadra. Su di lui ci sono talmente tante storie e leggende incredibili, me le raccontava mia mamma quando ero piccolo. Mia mamma era del '33, quindi quando il Grande Torino si schiantò a Superga aveva 16 anni si ricordava tutto e di Mazzola. Mi raccontò di quando fece il provino senza scarpe, a piedi nudi, perché non voleva rovinare l'unico paio di scarpe che aveva. E' una cosa bella quella che ha fatto la città di Torino, ne sono molto orgoglioso. Con la città ci sono interlocuzioni aperte, se ci sono possibilità saremo presenti per fare qualcosa di buono".

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