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Cairo pensa in grande: “Europa possibile, magari con dei puntelli”

Le parole del presidente Cairo a Radio 2

Redazione Toro News

"Il presidente del Torino Urbano Cairo, oggi è intervenuto ai microfoni di Radio 2, nel corso del programma "Italia nel Pallone". Queste sono state le sue parole:

""Sono contento per Ventura che è in Nazionale dopo 5 anni con noi ottenendo ottimi risultati, tra cui un percorso buono in Europa League dove è arrivato fino agli ottavi di finale ma anche per il fatto che alcuni giovani convocati siano del Torino.  Questa politica la abbiamo iniziato nella seconda parte della mia presidenza perchè nella prima mi piaceva andare a prendere giocatori affermati che spesso avevano già dato il meglio di sè, poi abbiamo deciso di adottare questo percorso che dura ormai da 7 anni. Sono tutti giovani di belle speranze e prima con Ventura e ora con Mihajlovic stiamo ottenendo ottimi risultati, con giovani che siano italiani da Belotti a Zappacosta senza dimenticare Benassi, Baselli e Barreca. Poi tanti giocatori anche stranieri come Boyè piuttosto che Lukic".

"Poi Cairo ha proseguito parlando dell'addio di Sabatini alla Roma: "Sabatini è un grande intenditore di calcio e ha spesso scoperto molti giovani interessanti. Aveva questo pallino di Boyè ma siamo arrivati prima noi a prenderlo, è un talento giovane del '96 italo-argentino e molto bravo. Abbiamo cambiato il modo di fare il calcio e questo sta portando i suoi frutti. Mi auguro in futuro di continuare così; non mi esalto perchè il calcio può cambiare in fretta".

"Sull'obiettivo Europa: "In passato non pronunciavo la parola Europa con Ventura perchè non voleva avere troppe pressioni, ora che il mister è Mihajlovic che non si spaventa, con lui possiamo fare discorsi in cui la pressione non ci tocca. Quindi perchè no? Abbiamo una squadra con un attacco eccellente, abbiamo il sesto miglior attacco europeo, un ottimo centrocampo e una difesa che sta crescendo possiamo sperare di raggiungere quell'obiettivo".

"Sulla tifoseria: "I tifosi sono contenti e lo siamo anche noi. dobbiamo continuare a pensare in grande e cercare di avere una squadra sempre più competitiva. Credo che la squadra che abbiamo allestito, magari puntellandola può ambire all'Europa. Ci crediamo tutti e possiamo ottenere questo risultato importante".

"Infine ha espresso un pensiero riguardo alla programmazione: "La programmazione è importante, anche io ho fatto qualche errore e avvicendato gli allenatori in maniera eccessiva. Ma l'errore era puntare sui giocatori sbagliati, ormai navigati e la soluzione più veloce era esonerare l'allenatore. Il cambio di un allenatore è un enorme trauma per i giocatori, non è mai la soluzione giusta. Se uno ha scelto un allenatore lo deve sostenere a meno che non abbia problemi insormontabili con la squadra, io ho rapporti di lunghissimo trascorso con i mei collaboratori.".

"E ha Cairo ha risposto alla domanda se questo è il Toro più forte della sua gestione " A me sembra di si. Ma il campo deciderà come sempre se effettivamente sarà così o meno".