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Cairo: “Con Petrachi e Miha grande sintonia. Belotti? Se resta son contento”

Le parole / Il presidente del Torino ha parlato dopo la vittoria contro il Chievo: "Abbiamo buttato via dei punti, ma stiamo chiudendo bene il campionato"

Redazione Toro News

"Il presidente del Torino Urbano Cairo ha parlato nella trasmissione radiofonica "Tutti Convocati", dopo la vittoria contro il Chievo maturata al Bentegodi nel pomeriggio di ieri. Il numero uno granata si è soffermato sulla situazione in classifica, su Belotti e su molto altro ancora. Ecco le sue parole:

""Abbiamo buttato via dei punti nel corso della stagione: abbiamo sbagliato dei rigori contro il Milan, con l'Inter, con l'Empoli: avremmo almeno sei punti in più. Avremmo potuto lottare per Europa. Comunque ora stiamo chiudendo bene il campionato. Abbiamo anche cambiato sistema di gioco. E alcuni giocatori sono cresciuti tanto: penso a Baselli che oggi ha anche quantità, Zappacosta che è titolare in Nazionale, Ljajic guardate come sta facendo bene, e non parliamo di Belotti..."

"Proprio sul Gallo si sposta la conversazione.

""Squilla il telefono per Belotti? Per il momento io non ho avuto contatti per nessuno, e Petrachi non mi ha detto nulla. Però mi faccio sempre dare l'elenco di chi viene a vedere le nostre partite, l'elenco degli accrediti: tanti addetti ai lavori di belle squadre. Per adesso però non c'è nulla. Se non arrivano questi 100 milioni io sono contento, Belotti rimane con noi, facciamo una bella squadra, fa 30 gol e andiamo in Europa... Poi va al Mondiale e lo vinciamo! Sto scherzando, non voglio mettere pressione al mio vecchio mister Ventura..."

"In seguito il Presidente parla anche del mondo dell'editoria.

""È una cosa importante essere editore del miglior giornale sportivo, ma allo stesso tempo ci vuole distacco sui temi trattati. Non mi piace inserirmi nella gestione dei miei giornali. Ogni tanto leggo le moviole della Gazzetta e sono sempre le peggiori per il Torino!"

"Nella scorsa settimana lei ha dedicato grande tempo al Giro d'Italia, il suo primo da presidente di RCS: comincia listato a lutto...

""Terribile la morte di Scarponi, la scorsa settimana aveva vinto una gara. Io non lo conoscevo: in precedenza non gestivo il Giro d'Italia. Ma mi hanno parlato benissimo di lui sia come persona che come atleta. Uno scalatore fortissimo e un ragazzo di una simpatia incredibile. Mi dicono che in certi momenti della gara era solito far divertire gli altri ciclisti. Una grandissima perdita."

"Che cosa vuol dire in concreto il commissariamento della Lega?

""Giusto che il commissario sia Tavecchio. Ma quando rinnoveremo il tutto, in governance e statuto, dobbiamo pensare a una Lega di stampo manageriale, con manager che vanno in giro per il mondo a promuovere il nostro calcio che per me non è secondo a nessuno. Certo, serve più competitività e questo dipende dalla distribuzione delle risorse. Senza andare a fare dispetti alla Juve: ridiamo al calcio quella competitività che è fondamentale per i tifosi che vogliono un campionato avvincente fino alla fine. Poi chiaro, ci vogliono anche stadi adeguati: in questo senso servono leggi che permettano il rinnovamento degli impianti. Per vendere i diritti all'estero ci vogliono innanzitutto contatti diretti con i broadcaster: e poi occorre una competizione avvincente, adesso non è così, e perché il campionato sia attraente serve una redistribuzione delle risorse. Dobbiamo cercare di rendere il nostro campionato sempre più bello. Tenete conto che in Inghilterra la redistribuzione è più equilibrata. Il Leicester ha comunque un fatturato di 150 milioni e ce l'aveva prima di vincere il campionato. Questo ha consentito loro di permettersi i giocatori che poi esplodendo hanno permesso loro di scrivere la storia. Erano una delle ultime squadre ma avevano 150 milioni all'anno di fatturato. In Italia non è così. In Inghilterra hanno più risorse ma al contempo le distribuiscono in maniera più equa. Sul Toro si è anche vantato del settimo migliore attacco in 110 anni di storia, mentre ha aggiunto che lui non vuole fare ne farà mai la formazione perché sarebbe un errore grave."