"Nella difficile trasferta di Udine, i pali della porta granata saranno difesi da Alex Calderoni, che meno di 48 ore fa ha esordito ufficialmente con la maglia del Torino e che è atteso ora da un esordio ancor più importante: quello in campionato, un ritorno in campo in Serie A dopo 17 mesi dall’ultima presenza, con l’Atalanta. Il nuovo dodicesimo si dichiara conscio di avere davanti a sé uno dei migliori portieri d’Italia, e in quella che per quest’anno è stata la sua scelta di vita vive bene il suo ruolo, pronto a dare il meglio di sé quando chiamato in causa.
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Calderoni: ‘Emozionato, ma felice di giocare’
Nella difficile trasferta di Udine, i pali della porta granata saranno difesi da Alex Calderoni, che meno di 48 ore fa ha esordito ufficialmente con la maglia del Torino e che è atteso ora da un esordio ancor più...
"Calderoni, un po’ di ruggine e un po’ di emozione?Emozione sì, un po’ sì. D’altronde è normale, dopo aver passato quattro o cinque mesi senza una partita ufficiale.
"Come ha risposto il tuo fisico, all’esordio?Fisicamente mercoledì sera stavo bene, magari nei primi minuti c’era un po’ di tensione e la voglia di toccare qualche pallone...che poi, il primo è stato quel retropassaggio che ho svirgolato! (ride). Ma direi che stavo e sto bene.
"Domenica probabilmente di palloni ne arriveranno di più.Eh sì. Loro sono un’ottima squadra, un gruppo che ha una base collaudata ormai da anni, hanno fatto la Champions, fanno la UEFA... Davanti poi hanno cinque o sei attaccanti uno più bravo dell’altro, e in casa sanno rendere particolarmente bene, specie gente come Di Natale che si esalta, ma anche tutti gli altri si sanno esprimere al meglio.
"Loro vi hanno reso il “favore”, andando ai supplementari ieri sera.Sì, ma non per questo sarà facile. Stanchi magari, ma loro hanno forse qualche cambio in più rispetto a noi, specialmente davanti dove sono davvero tutti bravi, e dove possono permettersi a volte di tenere fuori un Quagliarella per far giocare un Floro Flores.
"Cosa le dice Sereni in questi giorni?Nulla di diverso dal solito. Lui è il solito, espansivo e sereno sempre, in ogni circostanza.
"Forse domenica scorsa, dopo la partita, lo era un po’ meno; cosa vi ha detto a quel proposito?Era perplesso; in effetti, io non ho rivisto le immagini in tv, ma dal campo sembrava che lui avesse toccato col braccio Brocchi, però poi mi sembra che Zarate abbia perfino calciato la palla in porta, probabilmente è rimasto perplesso per l’espulsione, quella magari non se la aspettava.
"Ti è dispiaciuto che fossero terminate le sostituzioni, cosicché non hai potuto subentrare?Mah, in fondo mancava poco alla fine. Fa sempre piacere giocare, certo; ma io non mi aspetto di giocarne dieci, piuttosto che due o una sola: quel che viene, lo accetto ben volentieri, e stop. So qual è il mio ruolo, sono venuto qui sapendolo: e sono contento della scelta che ho fatto.
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