"di Alessandro Salvatico
toro
Cambiare per vincere?
di Alessandro Salvatico
Alcune caratteristiche di questo Toro sono chiaramente "novelliniane", sono marchi di fabbrica impressi già su quello della passata stagione. Il...
"Alcune caratteristiche di questo Toro sono chiaramente "novelliniane", sono marchi di fabbrica impressi già su quello della passata stagione. Il primo di questi tratti di distinzione si riflette sui risultati, con la "pareggite" che attanaglia il girone di ritorno granata, permettendo di non perdere a San Siro ma impedendo di ottenere le vittorie più obbligate del cammino del Toro, quelle casalinghe contro Chievo e Reggina. Il secondo è quello che si potrebbe definire un turn-over esasperato (volendo concedere ogni beneficio di inventario), o un'assenza di idea di formazione titolare (volendo invece vedere le cose con occhio particolarmente critico).
"Oggi sono infatti annunciate -di nuovo- variazioni importanti negli undici che scenderanno in campo dall'inizio. Panchina per Rosina e Bianchi, non novità da poco. Siamo lontani dalle 23 squadre in 23 partite viste nel campionato 2007-2008, ma speriamo che la strada imboccata non sia quella; i risultati hanno dimostrato che non era una modalità ideale per fare bene, quella adottata all'epoca dal tecnico. La formazione che oggi Novellino vara contro l'Udinese si appresta ad essere facilmente massacrata dalle critiche, se non dovesse rivelarsi quella giusta per ottenere i tre punti necessari.
"E' ormai inutile, superfluo, quasi nauseante ripetere quanto sia fondamentale ottenere i tre punti, per il Torino. La sconfitta del Bologna nell'anticipo di ieri può dare uno sprone ulteriore: si possono agganciare i rossoblù. E poi chissà, come ha detto in settimana Marco Pisano, due successi (troppa grazia?) darebbero davvero la svolta, e allora si potrebbe puntare anche al Siena, anch'esso sconfitto ieri. Ma un errore grave è guardare avanti: oggi i granata non devono guardare al di là del proprio naso. Devono sconfiggere la bestia (bianco)nera che l'Udinese rappresenta per il Torino di Urbano Cairo.
"Ci sarà un esordio assoluto in maglia granata, quest'oggi: Andrea Gasbarroni si presenterà al pubblico torinista. Riceverà applausi al suo ingresso in campo, e confidiamo ne riceva anche all'uscita, lui come tutti i compagni. La classifica è ancora corta, la parte bassa di questa Serie A è una lumaca e la qualità è inferiore a quella dei recenti campionati: non ci sono scusanti, per un organico come quello granata, deve uscire al più presto da una zona che non gli compete. Ma è stato lo stesso Gasbarroni, nella sua conferenza-stampa di presentazione, ad ammonire: "L'errore che abbiamo fatto a Parma è stato pensare sempre alla partita successiva, rimandando, dicendoci che eravamo una buona squadra e che quindi per forza prima o dopo... Invece...". Già, invece. Nessuna riflessione, nessun programma: c'è solo una partita, e nient'altro attorno, nient'altro dopo. Una partita da vincere (tanto per cambiare).
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