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Cambio modulo ed uomo in più: così Mazzarri ha steso De Zerbi

Confronto allenatori / Ecco chi ha vinto la sfida in panchina

Andrea Marchello

Il Torino ha battuto per 3-2 il Sassuolo, in rimonta, grazie alla doppietta di Belotti impreziosita dalla rovesciata ed alla rete di Zaza. La gara è stata preparata al meglio dai due tecnici, con De Zerbi che ha messo in campo un Sassuolo agguerrito e Mazzarri che ha dimostrato di saper interpretare bene la gara, sebbene il rimanere in undici contro dieci abbia per certi versi reso più complicate le cose per i granata invece che facilitarle.

MODULI - Mazzarri parte con un 3-4-2-1, cercando di sfruttare le qualità di Ansaldi e De Silvestri sulle fasce. Ansaldi per infortunio uscirà dal campo al 23', al suo posto Falque, con Berenguer che passa sull'out di sinistra al posto dell'argentino. Al 49', in svantaggio di una rete, il tecnico granata sceglie di operare il secondo cambio: dentro Zaza, fuori Lukic. In questa parte di gara il Torino si schiera quindi in campo con un 4-2-4. In difesa giocano De Silvestri a destra e Izzo a sinistra; in mezzo Nkoulou e Moretti, con Baselli e Meitè in mezzo al campo.

Il Toro pareggia, poi il Sassuolo ripassa in vantaggio e viene raggiunto prima da Zaza, poi schiantato dalla rovesciata pazzesca di Belotti. A questo punto Mazzarri sceglie di ritornare alla difesa a 3 inserendo Bremer, pedina utile per mantenere il risultato, al posto di Baselli. De Zerbi, privo di un Berardi influenzato, ha schierato inizialmente un 4-3-1-2, affiancando in avanti Đuričić e Boga al trequartista Sensi.

11 VS 10 -  Il Sassuolo gioca in 11 solo fino al primo goal, quando proprio Bourabia, autore della prima rete neroverde, viene espulso per somma di ammonizioni. A questo punto il Sassuolo non smette di essere aggressivo, e sembra quasi che giochi in maniera più fluida ed arrembante con l'uomo in meno. De Zerbi mantiene i due attaccanti e l'accorgimento è quello di arretrare Sensi sulla linea mediana. Certo, il Torino crea (e spreca), ma il Sassuolo non si limita a subire e basta, e trova anzi la rete del momentaneo vantaggio grazie al tacco di Lirola dopo una strepitosa discesa di Boga. Del resto De Zerbi non ha proprio voglia di cambiare l'atteggiamento dei suoi: dei tre cambi che fa, solo l'inserimento di Rogerio (difensore) per Đuričić (ala sinistra) pare indicare inizialmente un ripiegamento in difesa degli ospiti; le altre sostituzioni sono state Babacar per Boga e Locatelli per Duncan, ed il modulo del Sassuolo non ne ha risentito.

http://www.toronews.net/toro/torino-sassuolo-3-2-mazzarri-anno-straorinario/

LA SFIDA - In conclusione, alla lunga la capacità di Mazzarri di adottare un cambio modulo ha pagato. I granata sono riusciti a cambiare, seguendo le indicazioni del tecnico granata, posizione in campo e visione di gioco, senza fare confusione e sacrificare la qualità della prestazione. E' noto infatti che il Torino quest'anno ha faticato parecchio contro squadre asserragliate a protezione della porta: invece i granata hanno fabbricato tante occasioni da gol, nella ripresa. Senza dimenticare ovviamente che l'aver giocato con un uomo in più per gran parte della gara ha lasciato più porzioni di campo scoperte, malgrado l'atteggiamento combattivo del Sassuolo. Per questo la sfida in panchina la vince Mazzarri, che prevale su De Zerbi, oltre che per il risultato, anche per la capacità di trovare gli adattamenti giusti alle situazioni in campo.