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Camolese dei miracoli

di Paolo Morelli

Camolese è l'uomo che ha raggiunto il punto più alto nella storia granata degli ultimi 12 anni. L'uomo delle otto vittorie consecutive, dell'Intertoto e del derby...

Redazione Toro News

di Paolo Morelli

Camolese è l'uomo che ha raggiunto il punto più alto nella storia granata degli ultimi 12 anni. L'uomo delle otto vittorie consecutive, dell'Intertoto e del derby del 3-3. Ma, come lui stesso diceva ieri, il passato è passato, e il tecnico di San Mauro è qui per costruire il futuro. Diamo un'occhiata alle statistiche: 24 punti in 29 partite, 26 gol fatti e 45 subiti, penultima posizione al pari del Lecce con nove giornate al termine. La sosta di campionato calza a pennello e concederà una settimana di tempo in più al mister per conoscere la squadra e provare qualche schema. Camolese però non può - né deve - fare miracoli. Né bisogna chiedergliene. E' qui per tentare di salvare il Toro, ma si ricordi quanto la situazione sia difficile. Oltretutto - e facendo i soliti, dovuti scongiuri - non gli si potrà imputare nessuna colpa nel caso a fine stagione non sia riuscito nel suo intento.«Camola» è qui per lavorare e può essere che i progressi, se ce ne saranno, non salteranno subito all'occhio, magari dalla trasferta di Palermo. Ovviamente si spera che arrivino in tempo, poiché di tempo ve n'è poco. Sarebbe stato opportuno - piccolo appunto che chi scrive si sente di fare - un contratto pluriennale per costruire un progetto vero intorno a Camolese, serie A o serie B che sarà l'anno prossimo. Ma va bene così, il mister ha detto che vuole essere «livellato ai giocatori in scadenza di contratto». E tutto ciò è apprezzabile, così come è stato apprezzabile - finalmente! - il gesto di riaprire i cancelli della Sisport. Si respira un'aria diversa e se a fine stagione sarà salvezza, si potrà ripartire con altri obiettivi. Se non sarà salvezza, si ripartirà lo stesso, ci vorrà solo del tempo in più. Ma guai a chi contesterà Camolese - i detrattori di mestiere sono sempre all'erta - se non riuscirà a salvare il Toro. Ora però pensiamo alla salvezza, è ancora più che fattibile.