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Campioni nel cuore

di Mara Parravicini

 

Cari fratelli granata, anche questa settimana cercherò di ripercorrere...

Redazione Toro News

"di Mara Parravicini

"Cari fratelli granata, anche questa settimana cercherò di ripercorrere in queste righe le gesta di un campione granata, forse poco celebrato dalle prime pagine dei giornali ma senz’altro degno di essere inserito nelle fila di coloro che hanno capito completamente lo spirito del Toro.Parlare di lui in questo mercoledì di campionato, dove si chiederà alla compagine allenata da Novellino, di lottare con grinta e passione, di scendere in campo con il coltello tra i denti per spuntare un risultato utile al Friuli di Udine, è ancor più di attualità.Lui, il nostro campione del cuore di oggi, è stato un personaggio arcigno e carismatico, terribile e sanguigno, possente e granitico.Davanti a Luca Marchegiani, agli inizi degli anni 90, troneggiava al centro della nostra difesa, lottando come un vero Toro, riempiendo di giubilo e passione la curva Maratona ad ogni suo decisivo intervento.Ed eccolo con la maglia granata numero due sulle spalle: Pasquale Bruno, per tutti noi ‘O Animale.Ripercorrendo brevemente la sua lunga carriera, troviamo il debutto in serie B nel Lecce dove trascorre 4 stagioni; nel 1984 passa nelle file del Como, dove giocherà titolare per 4 stagioni, mettendosi in mostra per il suo grande carattere e temperamento, contribuendo in maniera importante alla promozione della squadra lariana in serie A. Dopo un triennio nefasto nelle file dell’ “altra squadra di Torino” , Pasquale approda finalmente nel 1990 nel Torino, rinnegando in poco tempo i trascorsi bianconeri, facendo così innamorare la tifoseria granata.Trascorrono tre anni bellissimi, tra i più belli degli ultimi trent’anni culminati con una finale di coppa Uefa “persa senza perdere”, un terzo posto in Campionato, un derby terminato in 9 e quasi pareggiato e molti altri momenti indimenticabili.Le immagini di Pasquale che portiamo nel cuore sono tante: lui, in ginocchio, braccia al cielo, sotto la curva Maratona dopo un gol incredibile segnato all’Atalanta; un’espulsione durante un derby costata molte giornate di squalifica, le sue interviste e le sue dichiarazioni di amore incondizionato per questa maglia color sangue, il suo impegno e la sua dedizione in tutte le partite.Nel 1993 Bruno lascia il Toro per passare agli amici viola, per poi ritornare al suo primo amore, il Lecce, prima di volare in Scozia per concludere la sua carriera nell’Hearts.Pasquale si ritira nel 1997, a 35 anni compiuti, militando nelle file di una squadra dilettante, allenata dal fratello e giocando come attaccante.Insomma una carriera di grinta, cuore e passione.Pasquale, o meglio O’Animale, il suo ruggito è rimasto nel cuore di tutti noi.