"Sul neutro di Bari, contro il Catania va in scena l'ennesima rivoluzione tattica di Zaccheroni: conferma per la difesa a tre e il centrocampo a quattro, ma davanti il tecnico romagnolo sistema, dietro la coppia Stellone- Muzzi, il redivivo Fiore, preferito a Rosina: è un 4-3-1-2.Il Catania inizia meglio del Torino, creando nei primi cinque minuti due occasioni da gol, la prima con Spinesi, fermato da una provvidenziale uscita bassa di Abbiati e la seconda con Caserta, conclusione imprecisa dal limite, dopo una splendida azione sull'asse Mascara-Colucci. I granata non riescono a rendersi pericolosi e soffrono terribilmente il movimento del tridente offensivo rossoazzurro. Mascara sulla destra salta spesso Franceschini, mentre a centrocampo Barone e Ardito faticano a contenere l'esuberanza di Baiocco e Caserta, il quale al 18' rincorre in area un pallone sul quale si avventa anche Cioffi: defilati sulla destra, spalle alla porta, i due si sfiorano col piede, il catanese cade a terra e Ciampi su indicazione del guardalinee fischia il calcio di rigore tra l'incredulità generale. Il contatto è leggero, oltre che involontario, le immagini televisive confermano l'impressione di un regalo per la squadra di Marino. Spinesi ringrazia e realizza di potenza: 1 a 0. Il Catania legittima il vantaggio continuando a giocare in scioltezza, grazie ad oliati meccanismi che ne esaltano le qualità individuali: Edusei e Baiocco spezzano le poche trame avversarie e fanno ripartire l'azione, Caserta, Colucci e Mascara approfittano della zona morta lasciata dalla formazione di Zaccheroni tra difesa e centrocampo per mettere sotto pressione Di Loreto e soprattutto Franceschini. Il Torino mostra i soliti limiti di questo avvio di stagione: sterilità offensiva, difficoltà a verticalizzare il gioco e un approccio troppo timido alla gara. Muzzi e Stellone si sbattono, ma non ricevono palloni giocabili. Dietro di loro, finalmente nella posizione che predilige, Fiore cerca senza successo di inventare traiettorie che si perdono nella difesa avversaria. L'ex viola è comunque più nel vivo del gioco rispetto alle precedenti occasioni, anche perché fare peggio sarebbe stato difficile. Il primo vero tiro in porta è di Pancaro al 26'. Nel finale del primo tempo il Toro cerca di scuotersi dall'apatia e tiene il Catania nella sua metacampo, senza però andare oltre a un paio di corner e altrettanti cross, che non portano a nulla. L'occasione giusta capita sui piedi di Comotto: il difensore arriva in corsa e appena dentro l'area lascia partire un destro su cui Pantanelli si supera.
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Catania-Torino 1-1
Sul neutro di Bari, contro il Catania va in scena l'ennesima rivoluzione tattica di Zaccheroni: conferma per la difesa a tre e il centrocampo a quattro, ma davanti il tecnico romagnolo sistema, dietro la coppia Stellone- Muzzi,...
"L'intervallo porta consiglio. Nel secondo tempo si vede un Toro diverso, più determinato. Il Catania si complica la vita con l'espulsione di Mascara, manata a Cioffi. Siciliani in dieci e granata che ci credono a maggior ragione. Marino non offusca la mentalità offensiva, togliendo Spinesi per un altro attaccante, Corona; Zaccheroni, invece, non cambia nulla. Il Toro fa comunque la partita, succede poco fino al 18', quando Comotto va ad inzuccare un corner sul primo palo, mettendo a lato. I siciliani si difendono con ordine. Al 22' entra Abbruscato: non gli lascia il posto né un diensore né un centrocampista. Tocca invece a Muzzi abbandonare il campo, una scelta che farà discutere. Al 24' Caserta potrebbe chiudere la partita: s'incunea sulla sinistra, entra in area ed esplode un diagonale sul quale Abbiati salva con balzo felino. A un quarto d'ora dal termine Zaccheroni si decide a osare: fuori Cioffi, dentro Rosina. Marino risponde con Biso al posto di Edusei. Toro all'arrembaggio. Comotto avanza sulla mediana, l'azzurrino si posiziona largo a sinistra. Ma il Catania non corre rischi. Intanto Gallo rileva Ardito, ci prova Barone dalla distanza: abbondantemente sopra la traversa. Zac sposta Rosina al centro e dirotta Fiore a sinistra. La pressione del Torino viene premiata a cinque minuti dal termine: punizione dalla destra, nella mischia in area spunta Franceschini, che al volo trafigge l'incolpevole Pantanell. Nel primo dei cinque minuti di recupero Rosina appena dentro l'area scocca un tiro al che l'estremi catanese respinge d'istinto evitando il crollo.
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