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C’è bisogno di equilibrio

di Stefano Rosso - La squadra di quest'anno è il Torino delle smentite. E' partito a luglio, tra scetticismo e contestazione, dalla Sisport e si trova adesso in vetta al campionato di serie B con risultati - primato,...

Stefano Rosso

di Stefano Rosso - La squadra di quest'anno è il Torino delle smentite. E' partito a luglio, tra scetticismo e contestazione, dalla Sisport e si trova adesso in vetta al campionato di serie B con risultati - primato, serie di risultati utili e vittorie esterne consecutive - che non si vedevano da anni.

Nel mezzo ci sono state tante altre prove da superare: dal pessimismo di chi voleva la rosa granata non all'altezza di "colossi" come Samp e Padova a quello di chi dopo la trasferta a Siena - ad oggi unica sconfitta stagionale - storceva il naso parlando del gioco voluto dal tecnico Venura, fino ai timori di quanti temevano Verona come prima battuta d'arresto.

La truppa granata ha però superato brillantemente tutte le prove e, se possibile, ha fatto ancora di più: ha incominciato a rispondere anche a critiche, dubbi e timori sui singoli giocatori. A cominciare dai pali dove Coppola, seppur dividendo i tifosi, ha fatto vedere di essere capace a farsi trovare pronto in quelle, rare ma decisive, occasioni che il Toro può concedere agli avversari e, nonostante fischi e brusii, continua a giocare il pallone con destrezza concedendosi anche il lusso di dribbling e torelli sulla pressione avversaria - Hallfredsson, Berrettoni e Maccarone ne sanno qualcosa.

Stesso discorso per Parisi, Stevanovic, gli stessi Basha e Iori e Sgrigna. Tutti nomi, a cui è doveroso aggiungere anche quello di Pratali dopo la prestazione di domenica scorsa, sui quali lo scetticismo di molti tifosi non era mancato, ma soprattutto tutti nomi ai quali mancano i due simboli del Torino di questa stagione: Rolando Bianchi e Angelo Ogbonna, il primo dato per incapace di adattarsi al modulo di Ventura nè di accettare panchine o esclusioni ed il secondo considerato dapprima già venduto e successivamente senza stimoli per affrontare la stagione.

''Siamo partiti in un ambiente con l'umore al minimo - ha ribadito, ancora una volta, il tecnico ligure nella conferenza stampa di ieri - e lo ritroviamo dopo tre mesi alle stelle: non possiamo che esserne fieri e ringraziarli per quanto stanno facendo per noi, ma c'è bisogno di trovare il giusto equilibrio''.

Sono parole importanti quelle di Ventura perchè sottolineano l'importanza di dare serenità all'ambiente ed alla squadra: dopo anni di sofferenze, delusioni e frustrazioni è lecito avere alcune riserve nei confronti di (ennesimi) proclami e promesse varie, ma se da un lato mettere alla prova e tenere continuamente sotto pressione squadra e giocatori può tenere alto il morale e caricare la truppa, dall'altro alla lunga può portare a timori e pressioni che potrebbero minarne il cammino.

Lo stesso Ventura ha però rassicurato: ''La squadra sta trovando il giusto equilibrio, avanti così'', per cui 'avanti così' anche contro la Juve Stabia dove, più che esaltarsi o abbattersi, al di là di risultato e prestazione - il tecnico è stato cauto: ''Non posso assicurarvi il bel gioco per tutti i 90' '' - sarà importante confermare di aver ritrovato l'unità dell'ambiente e stare vicino alla squadra per continuare ad essere parte attiva e protagonista di quest'ottima stagione granata.

(foto M.Dreosti)