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Centrocampo, dubbi su chi schierare

 

Contro il Piacenza sarà una gara importante per il Torino principalmente per due motivi: il primo perchè i granata sono reduci da due pareggi e bisogna tornare a fare punti in ottica playoff, il secondo perchè...

Edoardo Blandino

Contro il Piacenza sarà una gara importante per il Torino principalmente per due motivi: il primo perchè i granata sono reduci da due pareggi e bisogna tornare a fare punti in ottica playoff, il secondo perchè Bianchi e compagni dovranno dimostrare di essere in grado di superare questi due piccoli intoppi. Due pareggi consecutivi non sono necessariamente risultati negativi, l'importante è che la squadra sia in grado di reagire dal punto di vista caratteriale. Anche perchè da un possibile allungo sulla Reggina e sulla settima piazza, gli uomini di Lerda ora si ritrovano al sesto posto appena tre punti sopra il Padova, con lo scontro diretto da giocarsi all'ultima giornata. Non ci si può permettere di rallentare eccessivamente e già sabato serve il bottino pieno.

Lerda dovrà studiare un centrocampo diverso da quello proposto nell'ultima gara contro il Modena. Venerdì alle 19 sono scesi in campo dal primo minuto Pagano, De Vezze, De Feudis e Sgrigna. L'ex capitano del Cesena, però, si è beccato un cartellino giallo in regime di diffida e dunque sabato non ci sarà. Al suo posto quasi certamente giocherà Budel, mentre rimangono i dubbi sugli esterni. Molto dipenderà dal recupero di Lazarevic. Se lo sloveno dovesse stare bene sarà lui il titolare, in caso contrario verrà preservato per la più delicata sfida contro il Siena. Pagano sembra poter dare una certa sicurezza di rendimento sulla fascia, mentre Gasbarroni – come sempre – continua ad essere croce e delizia dei tifosi. Sgrigna non ha mai convinto appieno relegato in fascia, anche se a Lerda pare non dispiaccia in quella posizione. Il vero outsider potrebbe essere l'oggetto misterioso della campagna acquisti di questo gennaio: Denilson Gabionetta. Fino ad ora non si è mai messo in luce, chissà che dopo quasi quattro mesi non sia finalmente giunto il suo momento.

(Foto: M. Dreosti)