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Centrocampo, tanta quantità e poca qualità

di Edoardo Blandino



Dal mercato ancora tutto tace. Qualcuno, presumibilmente, arriverà, ma non si sa ancora chi, quando ed in quale ruolo. I tifosi attendono trepidanti il colpo, sperando di...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

Dal mercato ancora tutto tace. Qualcuno, presumibilmente, arriverà, ma non si sa ancora chi, quando ed in quale ruolo. I tifosi attendono trepidanti il colpo, sperando di leggere qualche nome importante. E intanto si fa largo un terribile presentimento nei cuori granata: ma se per la mediana non si dovesse acquistare nessuno? Allora vediamo come sarebbe il centrocampo. Considerato Rosina più un trequartista o un attaccante, attualmente tesserati per il Torino Fc ci sono: Barone, Bottone, Corini, Diana, Grella, Zanetti. Sei uomini e tutti decisamente di quantità. Tragico a dirsi, ma l’unico capace di abbinare anche la qualità, è il quasi 38enne numero 5 granata, che ha da poco rinnovato per un altro anno. Tutti gli altri sono decisamente buoni giocatori, che però non hanno la classe infusa nelle loro vene. Barone ha vissuto una stagione altalenante, se dovesse tornare quello del mondiale potrebbe anche scambiarsi qualche volta con Corini per ridargli fiato, però, per quello che si è visto è troppo poco affidabile. Bottone ha mostrato delle buone doti in questa prima impegnativa stagione, però le sue caratteristiche sono da intenditore e difficilmente gli si potrebbero affidare le chiavi del centrocampo. Diana non gioca nemmeno nel centro del campo e preferisce agire vicino alla linea laterale, magari a supporto delle punte e all’occorrenza può anche essere spostato in difesa. Grella nelle stagioni emiliane dava un discreto contributo in fase di costruzione di gioco, però da quando è arrivato a Torino ha avuto prettamente compiti di interdizione ed a causa delle sue prestazioni sotto le aspettative ed anche per via del modulo iniziale di Novellino, non ci si è fidati troppo a dargli compiti di impostazione. Infine Zanetti: splendide molte sue partite, sia nel mezzo del campo, sia sacrificato anche sulla fascia, sempre a lottare e recuperare palloni per far ripartire l’azione. Ma il punto è proprio che il ragazzo è bravo a fare questo e non è adatto a ricevere palla dai compagni per lanciare le punte in profondità. A questo Toro manca qualità a centrocampo, serve un uomo capace di inventare l’ultimo passaggio, uno che sappia quando è giusto accelerare la manovra e quando è bene rallentare. Qualcuno di personalità, che si carichi la squadra sulle spalle e che non abbia timore di provare la giocata difficile al momento giusto. Pederzoli lo saprà?