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Cercare i rimedi, non i colpevoli

di Alessandro Salvatico

La casella di posta della redazione di Toro News riceve, da ieri sera, moltissime lettere da parte dei lettori della testata. Lettere che narrano di amarezza, di...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"La casella di posta della redazione di Toro News riceve, da ieri sera, moltissime lettere da parte dei lettori della testata. Lettere che narrano di amarezza, di dolore, perfino di vergogna. E lettere in cui si punta il dito contro i giocatori, contro il presidente, contro l'allenatore. Tutto comprensibile, e in certi casi anche condivisibile; errori ne sono stati commessi, se la situazione è questa. Ormai più o meno tutti li conosciamo; pur nell'ambito di opinioni variegate, alcuni "buchi" (tattici, tecnici, societari) sono individuati con facilità dalla quasi totalità dei tifosi.

"Preso atto degli sbagli commessi, cosa si intende fare, ora? Chi vede il mondo granata dall'esterno, spesso, lo accusa di crogiolarsi nelle proprie sofferenze, cullandole e quasi amandole. Non è così; si ama quel che si ha, ma il cuore sa di essere insoddisfatto, da tempo, sa di volere altro. E un cuore forte, un Vecchio Cuore, si ferma un attimo ma poi ricomincia subito a pompare. E' quello che bisogna fare, con il cuore e poi, quando vi è arrivato sangue a sufficienza, con il cervello.

"Mettere in moto la testa, ora, e trovare le soluzioni. Ci sono dei problemi. Problemi grandi, anzi diciamo pure enormi; nove gol subiti in sei giorni, cinque in mezz'ora! Il tutto condito da episodi da "testa nel pallone". Novellino dice che bisognerà "lavorare", e poi "lavorare" e ancora "lavorare molto". Vero; è quel che gli chiedono anche i tifosi, "falli lavorare". Ma il mister dovrà anche "pensare", e "pensare molto". Non è il momento di puntare il dito accusatore, è quello di cercare i rimedi alle cose che non vanno. A partire dalla difesa, quasi perfetta nel primo tempo, da sgambata contro i dilettanti nel secondo. Per finire all'attacco, dove giocatori di qualità come quelli di cui dispone il Torino non possono offrire il nulla visto ieri (le reti sono arrivate dal centrocampo, settore migliore -meno peggiore- a Bologna).

"Novellino ha trovato qualcosa che funziona; poco, molto poco, ma attorno a quel poco deve costruire la squadra. Abate, in primis. E poi Barone, ma da lui vogliamo conferme. Diana non ha brillato ma sappiamo quanto possa rendere con il suo vecchio mister, dunque nessuna preoccupazione; nemmeno Dzemaili ha fatto vedere il suo meglio, ma conosciamo le sue qualità. Bisogna riflettere sull'opportunità di riproporre un Pratali imbarazzante, dietro; forse è il caso di farlo riposare e riprendere mentalmente. Riflettere sulla possibilità di far giocare un Rubin più aggressivo del compassato Pisano. Riflettere su come costruire un gioco adatto alle potenzialità di Bianchi.

"Il lavoro da fare è molto, come ha detto Monzon. Non siamo in Serie B, come in molti dicono: i punti che separano il Torino dalla salvezza sono pochissimi, quelli ancora disponibili, invece, molti. Non siamo in Serie B se non saremo mai più la squadra di ieri. Lasciamo che Novellino rifletta, che trovi le soluzioni migliori, anche a costo di scelte dolorose per i singoli; quel che conta è il Toro.