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Cercasi capitano o uomo di carisma

Colantuono ha scelto di mettere la fascia di capitano al braccio del più inaspettato dei protagonisti: David Di Michele, in predicato di lasciare il Toro ad ogni ora, e candidato invece adesso a diventare importante...

Redazione Toro News

Colantuono ha scelto di mettere la fascia di capitano al braccio del più inaspettato dei protagonisti: David Di Michele, in predicato di lasciare il Toro ad ogni ora, e candidato invece adesso a diventare importante come il mister vuole e spera. L'attaccante che a Ddm si sta alternando in campo durante queste prime amichevoli, ossia Elvis Abbruscato, è il secondo destinatario della fiducia colantuonesca.Dopo la partenza del capitano di Novellino destinazione Russia, la cessione di Natali, l'addio di Corini, quello a Di Loreto e a Stellone, ecco che tutti i giocatori che hanno indossato la "pesante" striscia di stoffa negli ultimi due anni non ci sono più, tutti quanti. Per anzianità di servizio, il titolare del ruolo dovrebbe essere l'ancor giovane Ricky Vailatti, unico superstite del Torino Calcio, ma il ragazzo non è candidato a giocare sempre o quasi dall'inizio.Parlando di sostanza, e non di immagine quale in fondo è la fascia (nient'altro che un simbolo), quel che rischia di mancare, nel Torino in via di costruzione, sono gli uomini adatti ad essere guida per i compagni. I giocatori di carisma. Come ad altri suoi colleghi, a Colantuono non piace nominare capitano il portiere, per quanto Sereni sia forse per carattere l'elemento di maggior personalità. Ma tolto il numero uno, è difficile capire chi sia l'"uomo forte" dello spogliatoio.Non i nuovi arrivati, dunque non un Loria che potenzialmente è trascinatore. Non i timidi come Pisano, Rubin, Diana ed altri compagni; forse Zanetti, che però non offre garanzie in molti sensi, al momento, suo malgrado.Se interrogato in merito, il popolo granata non ha dubbi su chi sia a dover essere nominato "capitano": Rolando Bianchi. Per il solo fatto di restare, di volerci riprovare, di voler espiare la colpa.Ma al di là del ruolo, il centravanti è un ragazzo riservato e non portato a farsi le proprie ragioni, nè quella degli altri. Capitano forse, potrebbe anche essere nominato tale; ma il giocatore di carisma, il riferimento in mezzo al campo, ora che non c'è più Rosina semplicemente manca. O meglio, oggi c'è, ma domani probabilmente no: si chiama Blerim Dzemaili, potenziale bandiera che purtroppo difficilmente sventolerà a lungo.