nostro inviato a FolgariaEdoardo Blandino
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”Chi non vuole essere utile si metta da parte”
nostro inviato a Folgaria
Edoardo Blandino
Alle ore 15.30 inizia la stagione del Toro. All’APT di Folgaria il Torino presenta la stagione 2009/10. Sono presenti le autorità...
Alle ore 15.30 inizia la stagione del Toro. All’APT di Folgaria il Torino presenta la stagione 2009/10. Sono presenti le autorità locali, oltre al mister Colantuono e al ds Foschi. Manca Cairo, assente a causa di impegni lavorativi. Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, nei quali viene ricordato come questo posto portò fortuna al Parma in passato, inizia la conferenza vera e propria. Attacca Colantuono in modo deciso: « Non voglio fare nessuna dichiarazione particolare come Zenga. Noi dobbiamo vincere il campionato, ma senza fare proclami. Saremo la squadra o una di quelle più accreditate per raggiungere questo traguardo che non nomino per scaramanzia. È normale che per l Toro un campionato di B venga approcciato con questo tipo di intenti ». Il mercato è un punto interessante, ma il tecnico sembra orientato a confermare la maggior parte di questo gruppo: « Ho una squadra di 26 giocatori bravi del Toro con i quali voglio lavorare, poi se in corso d’opera dovremo fare qualcosa, lo faremo. Ne abbiamo già parlato in questi giorni. Qualcosa potrebbe accadere, qualcuno arrivare, qualcuno uscire. Il mercato deve ancora cominciare e in genere si sviluppa negli ultimi giorni. Siamo lì e dobbiamo guardarci intorno. Sui giocatori non posso ancora esprimermi. Prima ci voglio parlare e vederli in campo ad allenarsi, poi vedremo. Dopo una stagione difficile è normale morale basso. Chi capirà come calarsi nella nuova realtà sarà utilissimo. Chi non lo capirà dovrà mettersi in un angolo o cambiare aria. L’importante è che chi starà qua farà solo il meglio per il Toro». La parola d’ordine in questa stagione sarà il lavoro perché « non mi piace l’ozio perché e solo sudando si può ottenere qualcosa. Sicuramente sbaglieremo, come tutti. Vince chi sbaglia di meno. Ci vorranno impegno, sudore e voglia di fare. Nessuno ci regalerà niente. Sui campi di periferia incontreremo le squadre motivatissime nel giocare contro di noi. Dovremo travestirci da piccola». Ma chi sono le avversarie dirette? « Le retrocesse sono quelle che normalmente lottano subito per risalire. Inoltre bisognerà stare attento a Grosseto e Brescia visto l’ultimo campionato. Poi ci saranno una o due sorprese, anche in base al mercato. Di sicuro è più facile salvarsi in A che ottenere la promozione dalla B: basta guardare i numeri. Per salvarsi bisogna metterne dietro tre, in B ce ne sono 20. Ma la partenza non è fondamentale. Ho visto squadre partite sparate e perdersi, mentre altre cominciare male e poi salire in A. importante è state sempre nel gruppo e fluttuare nelle prime posizione e che il margine sia sempre molto stretto. Il campionato di B si decide nel ritorno. Non credo comunque sarà possibile staccare le altre all’inizio, perché tutti lotteranno fino alla fine. L’impresa è difficile, meglio affrontarla con il Toro che con le altre. La mia più grossa preoccupazione è far capire che non si può fare un sol boccone di questo campionato. Il Toro se lo dovrà sudare, lavorando molto e duramente». Torino è una grande Piazza e Colantuono lo sa bene: « Ho avuto richieste anche dalla A, ma dopo l’esperienza vissuta a Palermo avevo deciso di buttarmi solo su un certo tipo di lavoro in massima serie. Oppure avrei allenato in B una grande squadra e il Toro lo è. Per me il Toro è un punto di arrivo, non di partenza. È una società che mi ha sempre allettato e la reputo una grande. La categoria non cambia niente: il Toro per me è una grande». Infine l’allenatore granata si concede qualche riflessione suoi nuovi acquisti: « Giorni fa parlando con Foschi è venuto fuori il nome di Bottone. Il direttore mi ha detto: “Secondo me è un giocatore che ti piacerà”. Non lo conosco ancora, ma siccome Foschi e io vediamo il calcio nello stesso modo sono curioso di vederlo all’opera. Belingheri è uno dei migliori giocatori di B. questa stagione l’ho seguito perché giocando ad Ascoli era vicino a me. Poi, parlandone con la società ho scoperto che il Toro lo seguiva già da un po’ di tempo. Loria, Rivalta, Calderoni sono giocatori che hanno vinto in B e ci daranno una grossa mano per rimanere in alto». Colantuono poi si congeda e saluta tutti andando a dirigere il suo primo allenamento da allenatore del Toro.
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