di Paolo Morelli
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Chi si ferma è perduto
di Paolo Morelli
La dirigenza granata appare sempre più immobile. Ora si pensa alla punta, tre sono i nomi più ricorrenti: dal solito Bianchi all’ormai inflazionato Pozzi,...
La dirigenza granata appare sempre più immobile. Ora si pensa alla punta, tre sono i nomi più ricorrenti: dal solito Bianchi all’ormai inflazionato Pozzi, passando per il baby Paloschi la cui qualità certo non si discute, ma si discute sulla sua utilità in questa squadra. C’è anche l’ipotesi Fornaroli, promettente attaccante uruguayano che si autodefinisce “l’Inzaghi d’Uruguay” e da quanto visto pare che le premesse ci siano. Per quanto riguarda Rolando Bianchi ci sarebbero però degli sviluppi. I tabloid inglesi danno il Torino in vantaggio rispetto alle altre squadre interessate, si parla di un prestito gratuito con riscatto fissato a 10 milioni di euro.Il valzer delle punte continua anche in uscita, dove a giorni Bjelanovic firmerà con il Kayserspor, mentre Abbruscato finirà al Catania o alla Reggina. L’intenzione della società è quella di non tenere il giocatore appena riscattato dal Lecce. Un altro probabile partente è il giovane Moro, anche lui riscattato alle buste. La scorsa stagione ha giocato nel Messina, ma non è esploso, probabile quindi che ritorni in serie cadetta, forse a titolo definitivo. Quasi lo stesso discorso per De Sousa, che non ha mai trovato spazio nel Toro, ma è ancora giovanissimo (classe ’85) e probabilmente verrà dato nuovamente in prestito.La sensazione è che dopo gli ingaggi di Valtulina, Calderoni e Colombo (seguiti all’acquisto di Amoroso) si rischi di sedersi nuovamente sugli allori. Ma il tempo stringe sempre di più, domani comincerà il ritiro, e il Toro si presenterà con una rosa tanto folta quanto sbilanciata. Si tratta la cessione di Barone, ma lo scambio con Zauri sembra davvero improbabile. Sull’ex campione del mondo c’era anche il Napoli, che però sembra aver spostato altrove i propri interessi. In compenso del Napoli piace ancora Domizzi, ma l’interesse per lui si sta raffreddando e l’agguerrita concorrenza di molte altre squadre potrebbe indurre il Torino ad abbandonare quella pista.Anche per il già citato Zauri la concorrenza si sta facendo piuttosto agguerrita, ma per lui Cairo sarebbe disposto a fare qualche sforzo in più. La pista laziale non sarebbe da trascurare, perché il numero di giocatori messi fuori rosa da Delio Rossi è davvero elevato, e tra essi il Toro potrebbe pescare qualcuno di interessante. Quel che si sa è che dopo un’attesa snervante, il mercato granata è finalmente partito, anche se con un ritardo mostruoso. Ma la paura odierna è che possa nuovamente fermarsi, e sarebbe davvero una tragedia. Perché – come diceva Totò – chi si ferma è perduto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
La dirigenza granata appare sempre più immobile. Ora si pensa alla punta, tre sono i nomi più ricorrenti: dal solito Bianchi all’ormai inflazionato Pozzi,...
La dirigenza granata appare sempre più immobile. Ora si pensa alla punta, tre sono i nomi più ricorrenti: dal solito Bianchi all’ormai inflazionato Pozzi, passando per il baby Paloschi la cui qualità certo non si discute, ma si discute sulla sua utilità in questa squadra. C’è anche l’ipotesi Fornaroli, promettente attaccante uruguayano che si autodefinisce “l’Inzaghi d’Uruguay” e da quanto visto pare che le premesse ci siano. Per quanto riguarda Rolando Bianchi ci sarebbero però degli sviluppi. I tabloid inglesi danno il Torino in vantaggio rispetto alle altre squadre interessate, si parla di un prestito gratuito con riscatto fissato a 10 milioni di euro.Il valzer delle punte continua anche in uscita, dove a giorni Bjelanovic firmerà con il Kayserspor, mentre Abbruscato finirà al Catania o alla Reggina. L’intenzione della società è quella di non tenere il giocatore appena riscattato dal Lecce. Un altro probabile partente è il giovane Moro, anche lui riscattato alle buste. La scorsa stagione ha giocato nel Messina, ma non è esploso, probabile quindi che ritorni in serie cadetta, forse a titolo definitivo. Quasi lo stesso discorso per De Sousa, che non ha mai trovato spazio nel Toro, ma è ancora giovanissimo (classe ’85) e probabilmente verrà dato nuovamente in prestito.La sensazione è che dopo gli ingaggi di Valtulina, Calderoni e Colombo (seguiti all’acquisto di Amoroso) si rischi di sedersi nuovamente sugli allori. Ma il tempo stringe sempre di più, domani comincerà il ritiro, e il Toro si presenterà con una rosa tanto folta quanto sbilanciata. Si tratta la cessione di Barone, ma lo scambio con Zauri sembra davvero improbabile. Sull’ex campione del mondo c’era anche il Napoli, che però sembra aver spostato altrove i propri interessi. In compenso del Napoli piace ancora Domizzi, ma l’interesse per lui si sta raffreddando e l’agguerrita concorrenza di molte altre squadre potrebbe indurre il Torino ad abbandonare quella pista.Anche per il già citato Zauri la concorrenza si sta facendo piuttosto agguerrita, ma per lui Cairo sarebbe disposto a fare qualche sforzo in più. La pista laziale non sarebbe da trascurare, perché il numero di giocatori messi fuori rosa da Delio Rossi è davvero elevato, e tra essi il Toro potrebbe pescare qualcuno di interessante. Quel che si sa è che dopo un’attesa snervante, il mercato granata è finalmente partito, anche se con un ritardo mostruoso. Ma la paura odierna è che possa nuovamente fermarsi, e sarebbe davvero una tragedia. Perché – come diceva Totò – chi si ferma è perduto.
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