"di Gianluca Sacchetto
toro
Chi vuol essere granata?
di Gianluca Sacchetto
Rimanere in maglia granata per riportare la società nei palcoscenici che merita, dopo averla condotta agli inferi, oppure cercare un’altra...
"Rimanere in maglia granata per riportare la società nei palcoscenici che merita, dopo averla condotta agli inferi, oppure cercare un’altra sistemazione, nel tentativo di dimenticare al più presto una parentesi negativa della propria carriera. È questo il dubbio che anima e ha animato molti giocatori del Torino.
"Tra coloro che resteranno, volenterosi di riscattare la retrocessione in B, c’è sicuramente Rolando Bianchi. L’attaccante ha già dichiarato a più riprese di voler fare bene nel campionato cadetto per riportare il Torino dove merita. Una sfida personale da vincere, a tutti i costi, nonostante le importanti proposte economiche arrivategli. Insieme a lui ci sono un Vailatti che continua a rifiutare l’Ascoli, non permettendo così di chiudere la questione Belingheri, perché vuole continuare a vestire la maglia granata. E Roberto Stellone, il cui contratto è già scaduto ma che ha espresso la volontà di rimanere a Torino, nonostante il corteggiamento di qualche formazione della massima serie.
"Al contrario, non mancano i giocatori che hanno fatto di tutto per lasciare il Toro o che ci stanno provando tuttora ad andare via. Alla prima categoria appartiene Cesare Natali, accontentato da Cairo la scorsa settimana, che lo ha ceduto a titolo definitivo alla Fiorentina. Già a gennaio il difensore manifestò la voglia di andare via e, alla fine, rimase controvoglia. Inevitabile la sua dipartita, per motivi economici ma anche di motivazioni. Della seconda categoria fa, invece, parte David Di Michele. L’anno passato volle andare via in tutti i modi, perché con De Biasi non avrebbe avuto la certezza del posto da titolare. A maggior ragione ora, con il Toro in serie B, la sua volontà è di cambiare aria. Appena tornato dall’esperienza inglese con il West Ham, che non lo ha riscattato, l’attaccante ha mandato ripetuti segnali verso Roma. “Se mi chiamasse Spalletti andrei di corsa, perché sono romano e romanista”. Dichiarazioni che lasciano adito a pochi dubbi circa la volontà del giocatore, che a questo punto difficilmente rimarrà a Torino.
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