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Chievo-Torino: Radovanovic la diga, Hetemaj e Castro le mine vaganti

Focus on / Maran va verso un centrocampo a rombo: l'assenza di Giaccherini potrebbe farsi sentire

Nicolò Muggianu

È partito il conto alla rovescia per Chievo-Torino. Una partita di non semplice lettura tattica per i due allenatori. Se è vero che da un lato Walter Mazzarri ha ormai cucito (con successo) addosso al Torino il 3-4-1-2 con Ljajic ad agire da trequartista alle spalle di Iago Falque e Belotti, dall'altra Rolando Maran ha dimostrato spesso di sapersi adattare all'avversario in base alle necessità.

ROMBO - Una capacità di variare che si vede anche nella scelta degli uomini e dei moduli. Nelle ultime cinque partite di campionato infatti, Maran ha spesso cambiato interpreti e stile di gioco. La costante è quella della difesa a quattro e del centrocampo a rombo. Un centrocampo con tante certezze e qualche possibile sorpresa: Radovanovic è ormai stabilmente il perno centrale della mediana, con la freschezza di Bastien e Depaoli che possono garantire una maggiore velocità e versatilità alla squadra.

TI RICORDI? - Con Giaccherini squalificato e Birsa ancora non al 100%, sabato potrebbe toccare a Lucas Castro. Una vecchia conoscenza del Torino. Già, perché non è un mistero che l'argentino ex Catania sia stato uno dei giocatori più chiacchierati lo scorso anno in sede di mercato in casa granata. Una trattativa mai realmente decollata anche a causa della spropositata valutazione fatta dal Chievo per il suo cartellino. Il numero 19 gialloblu non è stato convocato in occasione dell'ultima gara contro il Napoli, ma sabato prossimo potrebbe tornare ad essere protagonista con le sue incursioni.