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Chivu-D’Ambrosio, era rigore

La nostra moviola su Inter-Torino comincia con una richiesta a Stefano Braschi: da qui a fine stagione mandi sempre Massa. Già da sabato. E chi se ne frega se è imperiese, quindi potenzialmente contiguo alla Samp, perché...

Redazione Toro News

La nostra moviola su Inter-Torino comincia con una richiesta a Stefano Braschi: da qui a fine stagione mandi sempre Massa. Già da sabato. E chi se ne frega se è imperiese, quindi potenzialmente contiguo alla Samp, perché è l’unico vero portafortuna dei granata.

Detto questo analizziamo a mente fredda gli episodi dubbi dell serata, a partire dalla punizione che ha sbloccato la gara: tutto nasce dall’intelligenza (o furbizia, fate voi) di Cassano che riesce a mettere la gamba davanti a Brighi, ma il fallo visto e rivisto sembra più suo che del centrocampista granata. Nemmeno dieci dopo invece è decisamente dubbia l’entrata di Chivu su D’Ambrosio in area interista visto che il rumeno tocca con la gamba sinistra il laterale di Ventura. Sembra avere visto bene invece Massa sul finire del tempo nel contatto Ranocchia-Meggiorini: se è vero che il difensore spinge, il tocco è lieve e ci può stare.Attentissimo, soprattutto a non cascarci, il fischietto ligure quando al 28’ della ripresa Ranocchia prova uno dei suoi numero migliori: è lui infatti ad andare verso il ginocchio di Rodriguez e non il contrario, ma soprattutto fa un volo degno della migliore Cagnotto. Poteva anzi starci l’ammonizione. Come ci stava il fischio e il cartellino in pieno recupero per la scarpata di Pereyra su Bianchi lanciato a rete. Infine Meggiorini sull’ultima occasione sventata da Handanovic era in posizione regolarissima.Redazione TN(foto M.Dreosti)