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Ciuccariello vs. Cairo?

di Fabiola Luciani

Ma dico io, se a qualcuno interessa, mi pare che sabato ci giocheremo una partita importante con la Lazio. Allo stadio forse mancherà il solito ricco spicchio di...

Redazione Toro News

"di Fabiola Luciani

"Ma dico io, se a qualcuno interessa, mi pare che sabato ci giocheremo una partita importante con la Lazio. Allo stadio forse mancherà il solito ricco spicchio di tifosi granata sugli spalti, in quanto il match non sembra interessare molto e magari è addirittura considerato da molti un incontro dal risultato scontato. In compenso migliaia di tifosi si affannano a intervenire tempestivamente in tutte le radio, trasmissioni televisivi e forum vari per dare il loro fondamentale contributo di pensiero sull'unico problema che li affligge in questo momento e che in realtà sembra poter colmare il vuoto dell'etere granata, ovvero l'ipotetico eventuale arrivo del magnate pugliese.Oddio, sembra che stiamo diventando come i gobbi, cercando nel calcio il riscatto alla mediocrità del quotidiano. Il Toro come concetto fideistico forse sta diventando un fardello troppo ingombrante per qualcuno? Lo so, è una considerazione decisamente estrema, ma stiamo purtroppo perdendo la nostra vera identità, almeno così mi pare; ci trovo troppa foga, troppo desiderio di rivalsa in come viene vissuta dai tifosi granata tutta questa vicenda.Per carità il calcio del nuovo millennio è proiettato sempre al domani che verrà, poiché tutto quanto brucia, tutto inghiotte e non esiste alcun presente ma solo futuro, ma io le minime residue speranze di salvezza vorrei provare ancora a giocarmele.Mi sento vecchia dentro. Soprattutto non riesco assolutamente a metabolizzare come sia stata gestita questa triste e deprimente stagione. Mi rimane un grosso cruccio per come sarebbe andata se avessimo avuto un minimo di gioco di squadra e senza quegli errori arbitrali che ci hanno condizionato e perseguitato per quasi tutto il campionato. Per carità, con questo non giustifico la pochezza e i demeriti della nostra squadra, anzi la condanno doppiamente perché ha servito su un piatto d'argento ai banfoni la possibilità di fiatare. Persino il caro Gussoni, quel gentiluomo che nella lontana terra dei cachi ha una figlia con contratto dorato alla suprema corte della signora Letizia Moratti, dopo montagne di nefandezze, corruzioni, intercettazioni e giuvecettazioni, favori a tassametro, ha bollato il reclamo di Cairo come inutile ed irrilevante.Ahimè … se Ciuccariello dovesse mai arrivare, di certo dovrà adoperarsi brillantemente in un fantastico slalom per districarsi agevolmente tra le mille trappole che, chi fino ad oggi ha gestito il potere occulto sicuramente gli tenderà. Difficile rinunciare ad una così larga e ricca fetta d'introiti ... aggiungendo un posto nella tavola bandita. Nel mentre attendiamo di vedere di persona l’ereditiero delle cime di rapa che si presenterà con una ventina di campioni, un nuovo mister coi fiocchi e il plastico del nuovo stadio, mi preme ringraziare l’attuale Presidente Cairo per quanto ha tentato di fare nel bene o nel male, ma con la certezza dell’assoluta buona fede, tra le molteplici difficoltà che tutti conosciamo, comunque vada da qui in avanti. A queste latitudini, vi assicuro che non è poco.Oggi, viviamo con enfasi la scena finale de "il deserto dei Tartari", e dopo una vita ad attendere il tizio con la valigia piena di dobloni, ora che qualcuno si materializza all'orizzonte, irrompe l’ansia e temiamo che finisca il film. Certo che come nome non è di buon auspicio e il suo curriculum è vuoto … dico solo che chi vivrà vedrà, sarò poco originale, ma il presente mi dice che c'è una partita cruciale da giocare e solo quello conta per ora. La Lazio si giocherà la partita e venderà cara la pelle. Delle altre battaglie, per quanto importanti possano essere e che fanno starnazzare i clacson per una settimana non mi importa un fico secco, preferisco di gran lunga vincere una guerra in sordina.Usiamo la testa, se è rimasta sulle spalle di qualcuno.Quindi, pensiamo tutti alla gara di sabato con la Lazio. Mi piacerebbe poter dire che la squadra di Lotito la attaccheremo con tre bombe e la annetteremo al vicino Stato della Città del Vaticano. Detto ciò, non mi dispiacerebbe affatto che gli si dedicasse il giusto piglio e la giusta attenzione e soprattutto il giusto spirito, non per altro, ma soltanto per avere la coscienza a posto e poter dire di averci provato. Poi chi non è fiero di questa gloriosa maglia e aspira ad andare altrove, arrivederci e grazie. Basta farlo con onore, a testa alta e non di notte nascosto nel portabagagli di un auto.Forza Toro al di là del tempo e dello spazio.