toro

Cofie e Stevanovic in Primavera?

In questo scorcio iniziale di stagione il tecnico Lerda ha avuto modo di testare tutti gli elementi a propria disposizione – l’ultimo che mancava all’appello, Zavagno, si è giocato le proprie possibilità...

Redazione Toro News

In questo scorcio iniziale di stagione il tecnico Lerda ha avuto modo di testare tutti gli elementi a propria disposizione – l’ultimo che mancava all’appello, Zavagno, si è giocato le proprie possibilità giovedì sera nella sfortunata trasferta di Bari – per valutare, tra alti e bassi, quale contributo ciascuno può dare alla squadra e soprattutto alla classifica.Ci sono tuttavia altri giocatori sui quali, pur avendo raccolto minutaggi discreti di gioco, il giudizio è ancora in sospeso: i due ragazzi classe ’91 Isaac Cofie e Alen Stevanovic.Sebbene valutando quanto fatto vedere da loro sul terreno di gioco – anche e soprattutto in confronto all’altro giovane (’90) Lazarevic – sia decisamente al di sotto delle aspettative ed inadeguato alla categoria, la giovane età e le prospettive di entrambi suggeriscono prudenza.

Al di là della concorrenza per la maglia da titolare – al momento il centrocampista ghanese, nelle gerarchie tecniche di Lerda, è sempre stato considerato dietro a Obodo, De Feudis, De Vezze e Zanetti, mentre l’esterno serbo ha incontrato meno difficoltà essendo sempre stato preferito a Scaglia, dietro a Sgrigna, Iunco e Lazarevic – l’aspetto da tenere maggiormente in considerazione è sicuramente quello caratteriale: entrambi, nonostante una presenza a testa in serie A con le maglie rispettivamente di Genoa ed Inter, sono alla prima esperienza nel calcio professionistico ed è naturale che possano incontrare problemi nell’ambientarsi e nell’abituarsi a ritmi e livelli completamente differenti rispetto al campionato Primavera.

Essere comprensivi e più protettivi nei confronti di questi giocatori, quindi, è sicuramente una delle soluzioni d’obbligo da percorrere per non responsabilizzare o demoralizzare esageratamente – in quest’ottica furono molto significative le dichiarazioni di Bianchi su Cofie in merito all’episodio di Bergamo – i due ragazzi, ma al contempo bisogna fare attenzione a non essere troppo comprensivi od adoperare eccessive attenzioni nei loro riguardi.Se il primo durante le sue apparizioni ha mostrato poca confidenza con l’ambiente – tra l’incertezza del 2-1 contro l’Atalanta ed il grossolano fallo da rigore del raddoppio del Bari - e molto timore, il secondo ha sempre ostentato tanta sfrontatezza e presunzione – doti che, col senno di poi, possono anche essere lette in chiave positiva perché la maturità può trasformarle in personalità e consapevolezza dei propri mezzi – risultando inutile e talvolta persino dannoso per la squadra.

Nel tentativo di recuperare l’apporto di questi due ragazzi, per riportarli ai livelli delle aspettative precampionato e per permettere loro di crescere e diventare elementi importanti per Lerda, potrebbe essere utile concedere loro qualche apparizione con la formazione Primavera di Tonino Asta: avere la possibilità di vedere il campo con continuità ed alternare le presenze in competizioni in cui la pressione esterna è decisamente differente potrebbe giovare ad entrambi, permettendo a Cofie di riacquistare fiducia e morale ed a Stevanovic di vestire realmente i panni da trascinatore imparando a mettersi a disposizione della squadra ed a rendersi utile alla causa.Questa soluzione accontenterebbe anche Asta che, oltre a Suciu, otterrebbe dalla Prima squadra alcuni rinforzi importanti sia dal punto di vista tecnico sia da quello dell’esperienza: nonostante la giovane età, infatti, il loro contributo all’interno dello spogliatoio potrebbe essere molto importante anche per far crescere il gruppo ’93 della Primavera granata.