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Comi non perde il vizio, bene i difensori

di Ivana Crocifisso

Li avevamo lasciati poco più di un mese fa, a poche settimane dal loro ingresso tra i professionisti o alla prima esperienza con un'altra Primavera, con una maglia diversa da quella del Toro....

Redazione Toro News

di Ivana Crocifisso

Li avevamo lasciati poco più di un mese fa, a poche settimane dal loro ingresso tra i professionisti o alla prima esperienza con un'altra Primavera, con una maglia diversa da quella del Toro. E, nelle ultime settimane, molti degli ex Primavera hanno confermato quanto di buono fatto vedere sin dall'inizio.

Facendo un passo indietro, alla partita di Gubbio che molti granata vorrebbero dimenticare, non si può non parlare di Simone Benedetti. Un giocatore che una volta lasciata la città di Torino e la maglia granata ha attirato a sé polemiche ed antipatie, più che gratuite. Forse provare a crescere lontano dal nome del padre per non ritrovarsi a vestire a vent'anni ancora la maglia della Primavera non è proprio una colpa, al contrario. E in B Simone Benedetti sta dimostrando di essere un giocatore che ha ancora ampi margini di miglioramento ma che ha avuto l'approccio giusto in un campionato importante.

Il suo collega di reparto ai tempi della Primavera e prima ancora degli Allievi Nazionali, Pippo Scaglia, '92 anch'egli, è titolare inamovibile al Bassano. La squadra di Ivo Jaconi (e di lui il tecnico parla sempre benissimo. come in questa intervista rilasciata per TN) è reduce dal pareggio di ieri pomeriggio con lo Spezia. Sì, proprio la corazzata di cui fanno parte gli ex granata Iunco e Rivalta. La prestazione di Scaglia e della difesa? Chiedere a gente del calibro di Mastronunzio, Buzzegoli, Testini. Nessuno di loro è riuscito a perforare la retroguardia giallorossa. Penultimi, ma non scarsi. Seconda difesa dopo quella della Cremonese, terza in classifica. Il problema sono i gol messi a segno, troppo pochi. Ma questo è un altro discorso.Da due centrali difensivi ad un terzino, Sperotto, ieri in campo con la Reggiana. Per il giocatore in comproprietà con il Torino tre presenze nelle ultime tre giornate, sempre in campo e mai sostiutito. La sua squadra è reduce da due vittorie e le prestazioni del terzino sono state in entrambi i casi più che sufficienti.

Dalla difesa al centrocampo, o meglio, all'attacco visto che parliamo di due esterni offensivi come Pierpaolo Taraschi e Umberto Miello. Il primo, alla Spal, aveva fatto ben sperare un paio di settimane fa quando, subentrato nella ripresa, aveva giocato un'ottima mezz'ora e dato vita all'azione più pericolosa della partita, pur non essendo il suo compagno di squadra abile nello sfruttare l'ottima serprentina fruttata un assist al bacio. Poi un infortunio che non ha permesso a Taraschi di essere convocato nemmeno per la gara di ieri pomeriggio. Forte concorrenza nel suo ruolo, ma dipenderà dall'ex giocatore della Primavera farsi trovare pronto se chiamato in causa.Poco spazio anche per Miello nelle ultime settimane, suo malgrado. Il giocatore è ancora alle prese con un fastidio derivante da una distorsione alla caviglia. Convocato per la gara contro il Carpi di due settimane fa ma non schierato, si è preferito lasciarlo a riposo nella settimana appena passata, per non rischiarlo contro l'Avellino.

E per finire la carrellata degli ex Primavera non poteva che esserci Gianmario Comi, alle prese per la prima volta (come del resto anche Miello) con un'esperienza senza la maglia granata addosso. Al Milan per lui va più che bene, perché se c'è una cosa che Comi continua a fare sono i gol. Tre quelli siglati sabato in campionato, nel 3-1 all'Atalanta, e quota otto raggiunta. A dimostrazione che l'attaccante vede la porta anche a chilometri di distanza da Torino.