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Comotto: ‘Aspetto la Nazionale’

Allenamento a porte chiuse per il Torino che domenica affronterà il Palermo all'Olimpico. Atmosfera serena al centro Sisport dove è arrivata una scolaresca di Conegliano Veneto a farsi immortalare con tutti i giocatori prima...

Redazione Toro News

Allenamento a porte chiuse per il Torino che domenica affronterà il Palermo all'Olimpico. Atmosfera serena al centro Sisport dove è arrivata una scolaresca di Conegliano Veneto a farsi immortalare con tutti i giocatori prima dell'inizio del training pomeridiano.

"In sala stampa si è presentato Gianluca Comotto che ha subito affrontato il discorso sulla Nazionale, una convocazione che ancora attende e che spera diventi presto realtà. "E' chiaro sto lavorando anche sotto questo aspetto, essere preso in considerazione da Donadoni. Davanti a me ci sono due mostri sacri come Zambrotta e Oddo, però sogno di vestire la maglia azzurra e spero si avveri prima possibile. Per quanto ho fatto in questi ultimi due anni credo di potermela meritare". Con Zaccheroni Comotto giocava in una posizione più avanzata per cui la sua prestazione era più visibile rispetto ad ora, arretrato terzino destro con De Biasi. "E' vero, ma occorre pensare al Toro e io aiuto la squadra ad essere più equilibrata. Ad ogni modo non scambierei mai la situazione attuale con la mia posizione di prima, perchè quello che conta è la salvezza. Spero di riuscire a segnare almeno un altro gol per aumentare il mio bottino nella classifica marcatori, che non è mai andata oltre ai tre gol stagionali". Immancabili arrivano le domande sul suo futuro, che Comotto glissa con fermezza: "E' troppo presto per parlare di mercato, in questi mesi possono cambiare le cose da un momento all'altro e può condizionare la squadra. Guardiamo alla salvezza, poi vedremo. Spero di rimanere al Toro, ma di lottare per qualcosa di più importante rispetto alla salvezza". Comotto ammette che: "Mi fa piacere sapere di essere seguito da altre squadre, mi dà ancora più carica a fare meglio". Tornando al campionato il difensore granata è d'accordo con De Biasi: "Per essere tranquilli bisogna arrivare ai fatidici 40 punti, anche perchè c'è sempre il rischio che qualche squadra possa inanellare una serie di risultati positivi e superarti. Attenzione al Parma, sta risalendo e ha un calendario tutto sommato facile". L'Ascoli, la squadra dove l'anno scorso Comotto ha compiuto la sua maturazione definitiva, può considerarsi già spacciato?: "E' messo male, ma ha 19 punti e nelle ultime partite ha fatto bene. Senza dimenticare il Messina che noi abbiamo strabattuto, ma che in casa rimane sempre pericoloso".

"Domenica massima attenzione, arriva il Palermo e, come ammonisce Comotto, una squadra in difficoltà dopo la sosta è quasi sempre rigenerata: "Non dobbiamo farci prendere dal troppo entusiasmo, ma restare concentrati, i rosanero puntano ancora alla Champions League e stanno cercando di fare più punti possibili". Tra le file dei siciliani il difensore granata teme in particolare Di Michele, con il quale ha giocato insieme in passato: "E' un giocatore imprevedibile, se è in giornata può fare la differenza. Agirà tra l'altro proprio sulla mia fascia". C'è spazio anche per parlare di Bovo, che domenica affronterà la sua ex squadra, dove non è riuscito ad integrarsi al meglio: "E' un tipo tranquillo che non parla molto. Avrà molte motivazioni per fare bene, anche se non deve cercare di strafare". Resterà? "E' un giocatore importante e sono convinto che Cairo farà dei sacrifici per tenerlo. Nel suo ruolo giovani di così sicuro talento ce ne sono pochi. E' vero che Zamparini vuole riprenderlo, ma Bovo ha espresso il desiderio di restare al Toro e conta anche la sua volontà".

"Come vede il progetto Toro nel futuro? "Bisogna seguire l'esempio della Fiorentina: tre anni fa si è salvata all'ultima giornata e adesso è diventata una grande squadra. E' opportuno fare una programmazione mirata, questa è una piazza difficile, ma non ci si deve far prendere dalla frenesia di ottenere tutto in fretta".