di Edoardo Blandino
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Comproprietà e buste. Come funzionano?
di Edoardo Blandino
È una settimana calda per il Torino: il 24 scade il termine ultimo per le comproprietà. Oltre quella data, se due società non si sono messe d'accordo, si...
È una settimana calda per il Torino: il 24 scade il termine ultimo per le comproprietà. Oltre quella data, se due società non si sono messe d'accordo, si andrà alle buste. Ma come funziona questa modalità? Innanzitutto bisogna dire che si tratta di una pratica italianissima. Nessuna altra lega al mondo permette l'acquisto in compartecipazione di un giocatore, seppur in sudamerica ci siano modalità abbastanza simili. In ambito internazionale ciò che più si avvicina alla comproprietà è il prestito oneroso con diritto di riscatto.
In Italia un giocatore può essere acquistato al 50% da una società. Nel momento in cui viene stipulato un accordo, le due squadre si mettono d'accordo su chi gestirà le sue prestazione sportive. Così, il tesserato, diventa a tutti gli effetti un giocatore della nuova squadra che deciderà sul suo futuro. A questo punto il calciatore potrà rimanere in rosa, oppure essere girato in prestito ad una terza società, secondo le classiche modalità di prestito secco o oneroso. Spesso, ma non sempre, le società detentrici del cartellino scelgono di comune accordo un'eventuale terza squadra in cui mandare in prestito il proprio uomo.
Terminata la stagione arriva poi il momento di decidere il futuro del calciatore. Se le due società si erano preventivamente messe d'accordo fissando il prezzo dell'altro 50%, il club con il diritto di prelazione potrà esercitare la clausola riscattando l'altra metà. Nel caso non ci sia nessun accordo scritto bisognerà mettersi al tavolo e discutere (come successo l'anno passato con D'Ambrosio). Si valuteranno miglioramenti e peggioramenti ed ognuno darà una propria valutazione. Nel caso non si arrivi ancora ad un accordo sono due le strade percorribili: rinnovo della comproprietà o buste. Nel primo caso si decide di non decidere e si rimanda tutto alla stagione successiva, nella seconda ipotesi si arriva ad un'offerta in busta chiusa. Entrambe le società scriveranno la cifra che sono disposte a spendere per riacquistare il giocatore. Chi paga di più riacquisterà automaticamente il restante 50% del cartellino. Nel caso entrambe le squadre decidano di spendere 0 euro (come nel caso di Gasbarroni), il calciatore diventerà al 100% del club che lo stava già controllando.
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