di Edoardo Blandino
toro
Contrappasso dantesco
di Edoardo Blandino
Si comincia male. Quella con il Piacenza e quella con il Cesena sono due partite che, secondo Colantuono, avrebbero delineato il campionato. Bene, la prima è...
"Si comincia male. Quella con il Piacenza e quella con il Cesena sono due partite che, secondo Colantuono, avrebbero delineato il campionato. Bene, la prima è stata un mezzo fiasco. Non tanto nel suo complesso, dove si è visto comunque un discreto Toro, ma nel risultato finale. Nel primo minuto di recupero, il Piacenza, al primo vero tiro in porta, ha trovato il gol dell’1-1. Se andiamo a vedere l’interezza del match non si può parlare di furto, ma, neppure di eccessivo merito degli ospiti. Nell’arco dei 90 minuti, infatti, il Toro si è reso veramente pericoloso solo due volte. Nella prima circostanza Bianchi ha tramutato in gol un cross piuttosto innocuo di Gasbarroni, nella seconda Pià ha preso l’incrocio dei pali. Purtroppo il calcio non è la box e non si vince ai punti. Bisogna buttare la palla dentro, sennò non vale. E allora gli ospiti si sono fatti vivi con più insistenza. Non hanno accusato troppo il colpo e con il passare dei minuti sono cresciuto. Il Toro è stato colto da una grande stanchezza e la scelta di Colantuono di spostare Pià a centrocampo e poi sostituirlo con Scaglia, lasciando così Bianchi tutto solo in balia dei difensori avversari, non ha ripagato.
"Il Toro è stato vittima di una sorta di contrappasso dantesco. Con la Reggina aveva vinto una brutta gara sfruttando due occasioni poco nitide, mentre con la Triestina, Loria, a tempo scaduto, aveva regalato 3 punti. Per due vittorie così, ne sono mancate altrettante. A Lecce un rimpallo a dir poco bizzarro ha permesso a Di Michele di segnare e ieri, al primo vero tiro in porta, il Piacenza ha pareggiato. Ma la Serie B è questa: quattro vittorie consecutive hanno portato il Toro a un passo dal secondo posto, ora un pareggio e una sconfitta hanno fatto scivolare indietro i granata. Per una classifica più delineata bisognerà aspettare ancora un po’.
"(Foto: M. Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA