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Copenaghen-Torino, l’esperienza dell’attacco granata contro i giovanissimi Jorgensen e Cornelius

Verso Copenaghen-Torino / Aspettando la sfida di giovedì, un confronto tra gli opposti reparti offensivi: uno all'insegna della freschezza anagrafica, l'altro con due over-30 e un solo...

Cristina Raviola

"Giovedì sarà notte di Europa League per il Torino, che in Danimarca affronterà i campioni locali del Copenaghen.  Dando un'occhiata ai due reparti offensivi, e più in specifico ai giocatori che li compongono, emerge come ci sia un grande divario anagrafico fra i rispettivi attacchi: quello granata infatti sembra puntare più sull'esperienza e sulla solidità tattica, mentre quello danese sull'entusiasmo della gioventù.

"DUE OVER-30 E L'ECCEZIONE MARTINEZ – Quest'anno l'attacco del Toro non si può certo dire prolifico: chi dovrebbe segnare non segna e, dal suo, il centrocampo non da il contributo necessario alla causa. In ogni caso, è proprio l'attacco a destare i maggiori interrogativi: scorrendo i nomi a disposizione di Ventura, infatti, troviamo solo un under-25, il classe '93 Martinez. Po il ventiseienne Larrondo, che si sta dimostrando  sempre meno all'altezza di questa maglia, e i due ultra-trentenni Quagliarella e Amauri. Se il primo sembra inceppatosi da ormai un mese e mezzo (6 gol totali per lui, 4 in campionato, 2 in Europa) il secondo pare pagare una tenuta fisica in linea con i suoi 34 anni. In ogni caso, però, stiamo parlando di attaccanti – ad eccezione di Martinez, ma solo parzialmente – da area di rigore, dove effettivamente l'esperienza può dirsi fondamentale; tuttavia è innegabile come un po' più di freschezza in avanti non guasterebbe a Glik e compagni, e forse permetterebbe al Toro di migliorarsi anche sotto il punto di vista dell'estro e dall'atletismo.

"CORNELIUS E JORGENSEN, GIOVANI PROMESSE DANESI – Il Copenaghen è già matematicamente escluso dal passaggio del turno, e dunque non si tratta certo di un avversario da considerare imbattibile. Anche i danesi, come i granata, non hanno segnato molto in questa Europa League (appena 4 gol realizzati, gli stessi degli uomini di Ventura), e hanno un solo uomo d'esperienza lì davanti: il ventisettenne De Ridder, uno dei leader della squadra. E poi? Il più “vecchio” dopo la sopraccitata ala belga è Nicolai Jorgensen, nato nel 1991, rapido e discretamente dotato tecnicamente, ha segnato già due reti in questa Europa League (come il nostro Quagliarella). Completano il l'ultra-giovane roster offensivo il '94 Amankwaa e soprattutto il ventunenne Cornelius, autore di 5 gol in campionato e uno in Europa League. Un'attacco, dunque, all'insegna della freschezza anagrafica, che punta dunque molto di più sull'imprevedibilità e sull'esplosività piuttosto che sull'esperienza e sulla rigida disciplina tattica.

"Attenzione, dunque, a non sottovalutare l'avversario. A Copenaghen, occorrerà opporre al baldanzoso attacco danese una formazione in grado di giocare con personalità e freddezza, che non conceda, quindi, la possibilità ai giovani attaccanti di casa di far valere l'entusiasmo e la maggiore prestanza fisica.