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Copenaghen-Torino, le due punte con le polveri bagnate

Verso Copenaghen-Torino / Amauri e De Ridder fin qui hanno segnato un solo gol a testa, questa sera si giocano parecchio

Matteo Gabiano

"In questa gara di Europa League saranno fondamentali, come e più del solito, i gol degli attaccanti. Se per il Toro non è un gran momento per quello che riguarda la linea offensiva, il Copenaghen se la sta passando decisamente meglio dopo aver rifilato tre gol alla capolista Midtjylland.

"STEVE DE RIDDER - L'ultimo arrivato in casa Copenaghen è Steve De Ridder, classe 1987 attaccante belga che ha scelto la Danimarca dopo un'esperienza non esaltante in Inghilterra ed una buonissima stagione all'Utrecht in Olanda. Come detto 27 anni per lui, ha iniziato con il calcio dei grandi nel Gent dove ha esordito in prima squadra senza segnare. La sua carriera lo ha portato ha girare per squadre del Belgio e dell'Olanda prima di tentare il grande passo al Southampton dove, in due anni, mise insieme 36 presenze e solo tre gol. La scorsa stagione un buon bottino ad Utrecht che ha convinto il Copenaghen a fare di lui l'uomo per fare la differenza in Europa. Fin qui non è andata benissimo con 18 presenze ed un solo gol segnato in Coppa, però ha voglia di rivalsa, di far vedere ai suoi tifosi di non essere un oggetto misterioso del mercato, ma un giocatore che merita la fiducia che la società ha riposto in lui. In genere i giocatori che hanno fame di minuti e di gol sono i più pericolosi, per cui la difesa del Toro non dovrà mai abbassare la guardia sul numero 22.

"AMAURI - Anche l'altro numero 22 della partita, fino adesso, è sembrato un po' un oggetto misterioso dell'attacco granata. Amauri, in campo ha messo tanta grinta, ma è un attaccante, e servono anche i gol. Il suo compito non è semplicissimo perchè arriva dopo un'annata stupenda di due attaccanti che al Toro non ci sono più, ma ha l'esperienza per far ricredere gli scettici, magari segnando il gol che vale la qualificazione questa sera. Come il collega De Ridder anche Amauri ha tanta fame e si è sempre visto, la grinta in campo non è mai mancata cosa che va senza dubbio a suo favore, ma il solo gol con l'Helsinki non è abbastanza. Segnare stasera sarebbe un ottimo modo per scrollarsi di dosso tutta la pressione che sta salendo attorno al suo digiuno di gol. Portare il Toro ai sedicesimi di finale di Europa League deve essere una motivazione per tutti, Amauri compreso. In Europa ha già segnato, non resta che continuare su questa strada per entrare definitivamente nel cuore dei tifosi.