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Coppa Italia, penalizzata ma affascinante

Ha avuto inizio il 9 Agosto, la Coppa Italia. Solo squadre di Serie C (anzi, di Prima Divisione), nel caldo della piena Estate. A giocarsi il diritto di sfidare le cadette, le squadre di B; 20 partite, e 20 partite anche nel...

Redazione Toro News

"Ha avuto inizio il 9 Agosto, la Coppa Italia. Solo squadre di Serie C (anzi, di Prima Divisione), nel caldo della piena Estate. A giocarsi il diritto di sfidare le cadette, le squadre di B; 20 partite, e 20 partite anche nel turno successivo, una settimana dopo. Altri sette giorni, e altre 20 partite; esordiscono le squadre di A, e le migliori di B.

"Ed esordisce il Torino. Contro il Brescia che De Biasi affronta da ex, all'Olimpico, i granata vanno sotto per il gol di un altro, lontano ex, Possanzini; un rigore di Rosina ristabilisce la parità, e si va ai supplementari, dove David Di Michele regala la vittoria ai granata. Ancora sette giorni, ed il bizzoso attaccante salperà per l'Inghilterra.

"Arrivano le prime sorprese: tre squadre della massima serie vengono sconfitte in casa da formazioni di categoria inferiore (Lecce, Palermo e Chievo, contro Salernitana, Ravenna e Padova).

"Ed eccoci agli ottavi di finale. I primi ottavi; la strana formula della "Tim Cup" 2008/2009 prevede otto partite, poi l'ingresso delle ultime otto formazioni con altre otto partite. Nel "primo" ottavo di finale, il Torino affronta una delle sopravvissute della B, il Livorno. Anche questa volta si va ai supplementari: a segno i mediani, Corini, Zanetti, ed infine Barone nei supplementari; ai toscani non basta la doppietta di Diamanti.

"Un turno bistrattato, spalmato addirittura sulla distanza di due mesi, in quattro tranches. Eppure, la Coppa che il Torino si è aggiudicato per 5 volte non perde importanza e fascino, per quanto gli organizzatori ce l'abbiano messa tutta, negli anni, per inventare formule bizzarre e penalizzanti.

"Un tempo, nel calcio, si giocavano molti più trofei, tanto che lo "scudetto" era solo uno di essi. La Coppa nazionale rivestiva un'importanza notevole, ed in molti paesi è ancora così; si guardi all'Inghilterra, dove i tornei importanti sono tre, e c'è una coppa tutt'ora più sentita del campionato.

"Il calcio è certo molto cambiato, è cambiato l'impegno e lo stress che i calciatori devono vivere. Ma per dare significato ad un torneo che diversamente viene vissuto come un'occasione inutile, se non fastidiosa (una sorta di "amichevole forzata"), una soluzione suggerita da molti sarebbe assegnare un posto in Champions League al vincitore del trofeo. Lo stesso presidente Uefa, Platini, si era dichiarato più volte favorevole ad una simile soluzione, premiando anche chi è bravo a gestire le competizioni nel breve, e non solo sulla lunga (lunghissima) distanza del campionato.

"Per questo, e non solo, sarebbe un sogno che, a distanza di 16 anni dall'ultimo successo, il Toro tornasse ad esporre sulla maglia granata la coccarda tricolore.