"Tra le molte facce nuove scese in campo per la prima volta con la maglia granata all’Olimpico ieri sera puntiamo l’attenzione su tre uomini che si riveleranno molto importanti per i destini del Toro 2007/08.Si tratta di Cesare Natali per la difesa, Eugenio Corini per il centrocampo e David Di Michele per il reparto avanzato.Natali è rimasto in campo tutta la gara, palesando buona qualità nell’impostazione della manovra oltre che la nota abilità nel gioco aereo. L’unica macchia di una prestazione positiva riguarda il fallo commesso al 35’ pt che ha portato alla punizione da cui è scaturito vantaggio belga. Sulla respinta difettosa di Sereni poi, tutta la retroguardia non è parsa abbastanza pronta a porre rimedio.Per il resto il centrale bergamasco ha messo in mostra anche precisione nei lanci lunghi e predisposizione ad appoggiare l’azione di rimessa, staccandosi sull’out di destra, coperto da Comotto.
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Corini ha già le chiavi del nuovo Toro
Tra le molte facce nuove scese in campo per la prima volta con la maglia granata all’Olimpico ieri sera puntiamo l’attenzione su tre uomini che si riveleranno molto importanti per i destini del Toro 2007/08.
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"Eugenio Corini ha dimostrato di essere già una pedina imprescindibile per gli schemi di Novellino, dato che anch’egli ha giocato praticamente tutta l’amichevole, sostituito a pochi minuti dal termine dal giovane Bottone. Il numero 5 ha toccato molti palloni, più di venti per tempo, distribuiti con crescente precisione e lucidità, dato che nella ripresa non ha praticamente perso mai palla.In diverse circostanze ha anche tentato lunghi lanci a cambiare il gioco e verticalizzazioni repentine verso gli attaccanti, unendo praticità ed estetica.Sin da inizio gara si è assunto la responsabilità dei calci piazzati ed in un paio di occasioni ha eseguito schemi interessanti, liberando i compagni al tiro (Lazetic e Rosina nel primo tempo). I suoi calci d’angolo, infine, tesi e diretti al cuore dell’area sono sempre un pericolo per la difesa avversaria.
"David Di Michele è stato impiegato nella seconda frazione, quella in cui il Toro ha messo in campo le idee migliori. L’ex palermitano ha assunto una posizione di partenza dalla fascia sinistra, libero poi di convergere verso il centro e puntare la porta. La ricerca del numero e della giocata ad effetto fa di Di Michele un attaccante soggetto a perdere diverse volte palla ma che riesce con i suoi guizzi a tenere in costante apprensione la retroguardia avversaria.Il trentunenne di Guidonia è arrivato per 4 volte al tiro a rete, sempre a coronamento di azioni nelle quali ha messo in mostra la propria tecnica di base: in due occasioni il portiere del Brugge è stato bravo a respingere mentre nelle altre due circostanze la sfera è terminata a lato di poco.Un’altra giocata da applausi dell’attaccante squalificato sino a fine ottobre ha liberato il destro di Bjelanovic grazie ad una sontuosa verticalizzazione di prima.
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