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Corini: il faro deve tornare ad illuminare

La tensione di una settimana “particolare”, quella che precede il derby, inizia a crescere costantemente, facendo affiorare anche la stanchezza psico-fisica di chi è chiamato a dimostrare qualcosa di...

Redazione Toro News

"La tensione di una settimana “particolare”, quella che precede il derby, inizia a crescere costantemente, facendo affiorare anche la stanchezza psico-fisica di chi è chiamato a dimostrare qualcosa di importante. A tutto ciò, si aggiunge un’insidiosa trasferta infrasettimanale a Parma, dettata da un calendario che non conosce soste anzi, inizia a sciorinare, una dopo l’altra, partite dall’intensità agonista sempre più consistente. Il momento, in casa granata, è di quelli difficili; non tanto per i risultati ottenuti nelle prime giornate di campionato, tutto sommato ancora positivi, nonostante l’amaro in bocca per quei punti persi per strada negli incontri casalinghi, ma quanto per la fatica atletica che, alcuni elementi chiave della squadra, stanno accusando oltre misura. E’ il caso di Eugenio Corini, faro del centrocampo granata, ancora ben lontano da quegli standard qualitativi espressi con le casacche di Chievo e Palermo, ora, chiamato pure agli straordinari per la causa granata. Il centrocampista lombardo, infatti, proprio per le sue caratteristiche tecnico-tattiche è uno di quelli che spende di più dal punto di vista fisico. A lui, si chiede, però, di prendere per mano la squadra, proponendo passaggi illuminanti e dettando i ritmi offensivi, badando, nel contempo, a controllare la reazione avversaria e cercando di stroncare sul nascere le manovre in un settore del campo, particolarmente delicato come quello centrale. Un compito di fondamentale importanza negli equilibri tattici del Toro che Corini è chiamato, già da Parma, ad affrontare con spirito di abnegazione, stringendo i denti ed impegnandosi fisicamente, ma anche mentalmente.Già, a lui in campo, gli si chiede di trovare quegli stimoli in grado di fargli superare le difficoltà, non soltanto fisiche ma anche di ambientamento in granata e di fare quello che ha sempre fatto nelle altre piazze, il condottiero, spronando i compagni, posizionandoli in campo e guidandoli alla ricerca della perfezione tattica. Una sorta di allenatore in campo, ruolo e necessità che, alla luce della clamorosa quanto inaspettata squalifica del tecnico Novellino, diventa ora imprescindibile. Nonostante l’esigenza di riposo sembri essere diventata una prerogativa fondamentale, dunque, Corini dovrà fare a meno di ricaricare le batterie in vista dell’imminente appuntamento stracittadino; la sua presenza in campo (e fuori) deve essere la priorità per i compagni. Sempre.