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Coronavirus, il messaggio di Infantino a FIGC e Lega: “Pronto un fondo d’emergenza per i club”

Il presidente FIFA indirizza un video messaggio alla FIGC e alla Lega Serie A

Silvio Luciani

"Lo stop forzato causato dal coronavirus lascerà pesanti strascichi nell'economia mondiale e di conseguenza anche nel mondo del calcio. Nel dibattito di questi giorni è intervenuto Gianni Infantino con un lungo video messaggio indirizzato ai vertici del calcio italiano per tranquillizzarli riguardo alle misure che la FIFA metterà in campo per aiutare il sistema calcio a non implodere: "Oggi ci troviamo in una situazione finanziaria molto buona, abbiamo consolidato una solida base di riserva, che è composta dai soldi del calcio. Quando il calcio è in difficoltà, dobbiamo pensare a cosa fare per aiutarlo. Questa è la nostra responsabilità e questo è il mio modo di vedere. Tutti ci troviamo di fronte a problemi finanziari a vari livelli".

""Non vogliamo lasciare i club soli. Per questo la FIFA sta lavorando alle soluzioni più appropriate per offrire la flessibilità necessaria di fronte alle vostre esigenze, applicando i principi di buon governo". Quindi l'obiettivo è quello di "avere un fondo con una struttura di governance indipendente, questo significa che il mondo saprà dove va il denaro".

"Ma non finisce qui, perché il sostegno da parte del "governo" mondiale del calcio sarà istantaneo: "Al fine di offrire un sostegno immediato a tutti voi, ho chiesto all'amministrazione della FIFA di prendere le misure necessarie per anticipare il pagamento della seconda parte dei vostri costi operativi, previsto di norma per la seconda metà dell'anno. Ho chiesto anche di derogare ai criteri aggiuntivi all'adempimento degli obblighi sia per quest'anno che per l'anno scorso, affinchè l'intero importo sia pagato a tutti voi".

"Infine, il presidente della FIFA ha ribadito il concetto che aveva già espresso nella giornata di ieri in una diretta Instagram con Ronaldo, dettando i principi prioritari in questo momento difficile per il mondo intero: "La salute viene prima di tutto. Nessuna partita, nessuna competizione, vale il rischio di una sola vita umana sarebbe più che irresponsabile costringere a riprendere le competizioni se le cose non sono sicure al 100 per cento. Se dovremo aspettare ancora, lo faremo. Ascoltiamo attentamente autorità sanitarie, esperti e lavoriamo al loro fianco. Mi rende molto orgoglioso vedere come il calcio abbia aiutato la collettività".