Cosa c’è e cosa manca

di Gianluca Sacchetto

In attesa che si risolvano le comproprietà (il cui termine ultimo è la giornata di domani) e che Petrachi faccia gli affondi decisivi per alcune trattative già comunque ben avviate, proviamo a vedere come giocherebbe oggi il Toro con l’organico attualmente a disposizione di Ventura. Il punto di partenza è il modulo, un 4-4-2 o 4-2-4 da cui il tecnico genovese ben difficilmente si discosterà nel corso della stagione. A difendere i pali ci sarebbe Morello, che proprio nella giornata di ieri ha compiuto 33 anni. In difesa tre conferme su quattro, con la coppia centrale composta da Di Cesare e Ogbonna e D’Ambrosio sulla fascia. Un campionato che dovrà essere quello del riscatto per il giocatore classe ’88, dopo una stagione sottotono sotto la gestione di Lerda. A sinistra, invece, da registrare il ritorno dal prestito al Bologna di Matteo Rubin, davvero positivo in questi ultimi mesi al contrario di D’Ambrosio.

Passando al centrocampo, qui cominciano i problemi. Perché di fatto si tratta di un reparto da rivoluzionare. Al momento, infatti, gli unici centrali a disposizione di Ventura sono Gorobsov, Loviso, Suciu e Zanetti. A nessuno di loro, però, saranno affidate le chiavi del centrocampo e, di conseguenza, servono interventi di qualità nel più breve tempo possibile. Discorso che si allarga anche alle fasce laterali, dove ci sono solo Stevanovic, Gasbarroni e Pagano, con i primi due destinati ad andare via da Torino. Infine, l’attacco. Nella formazione compare Bianchi, comunque destinato a lasciare la maglia granata dopo tre stagioni, di cui due da capitano. Un quarto acquisto, da accompagnare ad Antenucci, Ebagua e Sgrigna potrebbe sancire la completezza del reparto. Al momento, quindi, dove c’è da intervenire pesantemente è nel ruolo di portiere e a centrocampo, dove di fatto sono da acquistare i quattro titolari della prossima stagione.

Formazione Torino (4-4-2):Morello; D’Ambrosio, Di Cesare, Ogbonna, Rubin; Gasbarroni, Zanetti, Suciu; Pagano; Antenucci (Sgrigna), Bianchi (Ebagua). All. Ventura.

(foto: M. Dreosti)