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Cravero, dalla Serie B alla finale di Amsterdam: mille emozioni con la fascia al braccio

Roberto Cravero

Figurine / Oggi è il 53° compleanno dell'ex capitano del Torino: ragazzo del Fila che ne ha vissute di tutti i colori con il granata sempre nel cuore.

Marco De Rito

"Roberto Cravero è un nome che scalda ancora oggi tutti i tifosi del Torino, l'ex calciatore nato il 3 gennaio 1964 è calcisticamente cresciuto nel club granata ed è quel che oggi definiamo tutti un "ragazzo del Filadelfia". Crescendo in quell' impianto non puoi non innamorarti del Toro e della sua storia e successe anche  al giocatore nativo di Venaria Reale che esordì con la maglia granata in occasione di Torino-Como nel 1982, in panchina sedeva Massimo Giacomini e la partita terminò con un pareggio a reti bianche.

"Quella fu l'unica presenza di Cravero al Torino nelle sue prime due stagioni in prima squadra, in quanto non giocò mai sotto la gestione di Bersellini. L'anno dopo fu girato in prestito al Cesena per farsi le ossa per due campionati. Nel 1985 ritornò in Piemonte e, dopo un'annata in cui disputò solo otto presenze, fu promosso titolare e capitano da Gigi Radice in quella successiva.

"L'attuale commentatore di Mediaset ha vissuto momenti bui con la fascia da capitano al braccio come quando il Toro retrocesse nel campionato 1988-89 ma risalì in massima serie già da quello successivo con un progetto che puntava molto in alto. Dopo la promozione Eugenio Fascetti lasciò il posto ad Emiliano Mondonico che ottenne prima un quinto e poi un terzo posto nel 1991-92. Proprio quest'ultima stagione è ricordata dai molti per la finale beffarda di Coppa UEFA dove i granata persero il trofeo a favore dell'Ajax ma senza mai venire sconfitti da quest'ultimi.

"Dopo la delusione della partita di Amsterdam Cravero lascia il Torino per trasferirsi alla Lazio, per una cifra intorno ai 7.5 miliardi di lire, e vi milita tre stagioni ottenendo 83 presenze e 10 gol.

""Certi amore non finiscono mai, fanno giri immensi e poi ritornano" è proprio il caso del Torino e di Cravero. Quest'ultimo, infatti, ritorna in granata per concludere la carriera. L'ultima esperienza è durata dal 1995 al 1998 e terminò con lo spareggio di Reggio Emilia del 1998, in cui il Toro si giocò la Serie A in una gara secca contro il Perugia. Il libero entrò nei supplementari, in previsione dei calci di rigore. Lui trasformò il suo penalty, ma la squadra guidata da Edy Reja perse comunque.

"Dopo il ritiro diventa team-manager dei granata fino al 2000, successivamente c'è da segnalare un'importante esperienza come Direttore Sportivo dal 2003 al 2005, al fianco del DG, ed ex compagno di squadra di Cravero, Renato Zaccarelli, sotto la presidenza Romero-Cimminelli. La squadra costruita nel 2004 dalle due storiche bandiere granata si vide cancellare la promozione, ottenuta ai danni del Perugia ai play-off, per il fallimento della società.