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Da miracolo a realtà consolidata

Sabato, per la terza volta in poco più di quattro mesi, il Torino sarà ospite del Sassuolo nella cornice del Braglia di Modena. Una gara nella quale le due compagini vorranno riscattare il deludente risultato...

Redazione Toro News

"Sabato, per la terza volta in poco più di quattro mesi, il Torino sarà ospite del Sassuolo nella cornice del Braglia di Modena. Una gara nella quale le due compagini vorranno riscattare il deludente risultato ottenuto nel precedente turno di campionato (pareggio con il Crotone per i piemontesi, inaspettata sconfitta contro il Portogruaro per gli emiliani). Per avere le ultime informazioni sulla prossima avversaria del Toro, nonché farsi raccontare la storia recente della società neroverde, abbiamo contattato il gentilissimo collega Alfonso Scibona, direttore del periodico “Forza Sassuolo”.

"Il Sassuolo: la societàE’ stato l’ultimo decennio ad incoronare il Sassuolo come una tra le sorprese più belle del calcio italiano, da quando cioè è iniziata l’era Mapei. Prima solamente in veste di sponsor, poi all’interno della società. Sotto il controllo di Giulio Squinzi, che detiene il 95% delle quote, il Sassuolo ha fatto passi da gigante, stabilendosi nella seconda serie nazionale. Traguardo importantissimo per un comune di poco più di 40mila abitanti, della provincia di Modena. Il numero uno di Mapei non ha però mai voluto ricoprire l’incarico di presidente della società, lasciando spazio al suo più fido braccio destro: Carlo Rossi, con Bonato nelle vesti di direttore sportivo. E’ da quel momento (siamo nel 2004) che è partita la rifondazione del Sassuolo. Dalla vecchia C2, con un progetto serio basato sui giovani più promettenti. Vennero acquistati giocatori di prospettiva, alcuni dei quali sono tuttora presenti in rosa. Su tutti quel Francesco Magnanelli cercato a lungo anche dal Torino. Anno dopo anno sono poi stati apportati alcuni cambiamenti, senza però sconvolgere l’assetto base. E da Sassuolo sono passati tanti tecnici che poi sarebbero diventati importanti. L’anno passato Stefano Pioli, attuale allenatore del Chievo, ma nel 2007/2008 fu Massimiliano Allegri, ora al Milan, a portare la squadra in B.

"Il Sassuolo: la squadraAttualmente il telaio si è rinforzato rispetto alla scorsa stagione. Perso Zampagna, la cui cessione è stata dovuta più a questioni caratteriali che tecniche, la società si è immediatamente mossa per dare ad Arrigoni un reparto offensivo di grande qualità. Gli arrivi di Bruno e Catellani sono emblematici della voglia di tentare la scalata alla A. In mezzo al campo, invece, fondamentale la permanenza di Magnanelli, il vero punto di riferimento per compagni e tifosi. Nonostante ciò, anche in quel reparto sono arrivati giocatori di qualità. Dal Chievo, nelle ultime battute del calciomercato, De Falco, mentre dal Modena Troiano.

"Chi è l’allenatoreDal 26 giugno il nuovo tecnico del Sassuolo è Daniele Arrigoni. Una vecchia conoscenza per i tifosi granata, che lo ricorderanno sulla panchina del Toro prima del fallimento. Il suo arrivo ha portato modifiche tattiche: niente più 4-3-3 in queste prima uscite ufficiali ma un 4-4-2 con esterni di centrocampo molto alti. Non è, comunque, escluso che in futuro si apportino delle modifiche, magari tornando al vecchio modulo. A favore di Arrigoni depone l’esperienza in serie A ma ci vorrà almeno ancora un mese prima che possa prendere in mano la situazione nel modo migliore

"Questa è la squadra “titolare” ma al momento l’estremo difensore Bressan è ancora fermo. Probabilmente il tentativo effettuato durante la passata stagione di affrettarne il recupero ne ha ritardato la piena guarigione. Contro il Torino, quindi, come nelle precedenti tre uscite di campionato, il portiere sarà Pomini.

"Le stelleQuella più luminosa risponde senza dubbio al nome di Francesco Magnanelli. Regista moderno, capace di abbinare precisione nei lanci a velocità di esecuzione. Non è un caso che molti club abbiano chiesto informazioni a Bonato per il suo gioiello. A tutti la stessa risposta: “Il giocatore non è sul mercato”. Insieme a lui brilla quella di Martinetti, autore l’anno passato di tredici reti. Ma sia il reparto di centrocampo che quello d’attacco hanno tanti giocatori capaci di fare la differenza nella categoria cadetta.

"Gli obiettivi

"Con un organico rinforzato rispetto alla stagione scorsa non è un mistero che a Sassuolo si punti alla promozione. Diretta? Perché no, ma il traguardo vero e proprio è quello dei playoff. Se la squadra non li raggiungerà sarà un fallimento.

"(foto: M. Dreosti)