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Dalla continuità all’entusiasmo?

Sette punti in tre partite. Sono quelli che ha ottenuto il Torino nell'ultimo terzetto di campionato, sono grosso modo quelli che il pubblico granata chiedeva prima che il calendario proponesse Ascoli-Grosseto-Albinoleffe. Sono arrivati;...

Redazione Toro News

Sette punti in tre partite. Sono quelli che ha ottenuto il Torino nell'ultimo terzetto di campionato, sono grosso modo quelli che il pubblico granata chiedeva prima che il calendario proponesse Ascoli-Grosseto-Albinoleffe. Sono arrivati; eppure, l'entusiasmo attorno alla squadra non é mai stato tanto poco.Certo -si dirà- é stata giusto rispettata la tabella di marcia, nulla di più. Vero; ma quante altre volte, in questa prima fase di stagione, il facile pronostico era stato disatteso?Dunque, parrebbero esserci le basi per una rinnovata fiducia, nei giocatori e nel tecnico. Invece non é questo che si respira. Anzi si avverte sempre, come base, una sorta di distacco, quasi un disinteresse, sentimenti insomma lontani anni luce da quello che é sempre stato il rapporto tra la gente del Toro e la propria squadra.Forse perché più interessati a questioni extracalcistiche (come le possibilità di cessione della società), forse perché questi ultimi risultati sono stati sì positivi ma il modo in cui sono arrivati non avrebbe potuto entusiasmare nemmeno il re degli ottimisti, ma ad oggi questa é la realtà granata: fatta più di distanza che di vicinanza, più di attesa che di partecipazione, più di sguardi ad un futuro immaginato rosa che ad un presente granata sbiadito.La trasferta a Reggio Calabria di pochi mesi fa fu vissuta in un'atmosfera tutta diversa. La squadra arrivava da quattro vittorie in cinque partite, ne arrivò un'altra quel giorno e un'altra ancora sette giorni dopo; il “Granillo” fu espugnato con un po' di quella fortuna che spesso veniva rinfacciata a Colantuono e che oggi probabilmente non sarebbe rifiutata da Lerda, se solo si decidesse a voltare il suo volto bendato verso il Toro.Riaccendere gli entusiasmi é forse la missione più difficile cui è chiamato il Toro. Per oggi, quel che il tecnico granata si propone é uscire indenne dalla punta d'Italia; e questo vorrebbe dire continuità. Forse, una vittoria roboante può far ritrovare la passione tutta in un colpo, ma questa rischierebbe di risultare effimera; un passo alla volta, invece, si può sperare di risalire pian piano la classifica e, ci conseguenza, far sì che lo stadio presenti un colpo d'occhio diverso da quello, deprimente, dei 2849 paganti di martedì.

(foto M.Dreosti)