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Dalla Sicilia il bomber Riganò

La serie A di quest’anno forse passerà alla storia come il campionato che ha rispolverato e lanciato una serie piuttosto sostanziosa di calciatori che qualcuno forse si era dimenticato troppo in fretta. Sarà...

Redazione Toro News

"La serie A di quest’anno forse passerà alla storia come il campionato che ha rispolverato e lanciato una serie piuttosto sostanziosa di calciatori che qualcuno forse si era dimenticato troppo in fretta. Sarà che dopo lo scandalo di Calciopoli, molti campioni sono stati attratti dai lustrini dei campionati esteri, sarà che qualcuno ha seguito il vento del Dio denaro ma in Italia ci siamo accorti di avere in casa certi giocatori che forse andavano schierati prima, con più convinzione. Tra questi sicuramente Christian Riganò. Il fatto che questa sia la sua stagione della definitiva consacrazione lo sappiamo tutti; 7 reti in 9 apparizioni sono qualcosa di innimaginabile. Forse lo stesso Riganò, pensando alle ultime due stagioni passate più in panchina che sul campo da gioco, non si sarebbe neanche lontanamente sognato un inizio così; guardando però la sua costante puntualità sotto porta viene da pensare che il bomber di Lipari non si voglia fermare qua.LA STORIA. E pensare che solo fino a 6 anni fa giocava tra i dilettanti. La sua avventura calcistica iniziò a Lipari, nella squadra locale, dove militò dal 1993 al 1997 tra eccellenza e promozione. La sua scalata al calcio che conta è però inarrestabile e graduale, frutto, oltre che della propria prestanza fisica (191 cm per 84 kg), anche di un enorme impegno ed umiltà nel lavoro. Dopo il periodo trascorso a Lipari, l’attaccante affronta altri 3 anni in interregionale fra Messina ed Igea Virtus. Nel 2000, finalmente, approda tra i professionisti con la maglia del Taranto e il suo approccio con la categoria è subito devastante; 41 reti in due stagioni tra C2 e C1. Ma non sarà la città pugliese a dargli la popolarità che si merita, bensì quella gigliata. Era l’anno della C2 per la Fiorentina e la dirigenza del neo-patron Della Valle vide in Riganò l’uomo che poteva dare quel qualcosa in più alla squadra (allora chiamata Florentia Viola, dove giocava anche Comotto). Il bomber di Lipari non si lascia sfuggire l’occasione e segna 30 goal che consentono alla Fiorentina la promozione sul campo dapprima alla serie superiore e poi, tramite un ripescaggio, direttamente in serie B. Inizia per Riganò un periodo d’oro e nella stagione 2003/2004, con 23 realizzazioni, diventa uno dei fautori assoluti del ritorno in A della viola: la curva fiesole lo idolatra, paragonandolo addirittura a Gabriel Omar Batistuta. Il debutto in serie A si compie il 12 Settembre del 2004 all’Olimpico di Roma. Nell’anno del’esordio segna 4 reti che si vanno ad aggiungere ai 5 inanellati la stagione consecutiva con la casacca dell’Empoli. Nell’agosto 2006 il Messina offre una nuova opportunità a Riganò e Christian la sfutta al meglio.QUEST’ANNO. Segna ovunque con una puntualità da serial killer e sembra non volersi fermare. Giordano ha alternato tanti uomini per assistere il bomber di Lipari: si è passati da Rè Artù di Napoli, per poi passare a Floccari e a Cordova ma la costante è sempre lui. Si vede proprio che l’aria di casa fa miracoli.