di Paolo Morelli
toro
Dall’Austria con i tempi giusti
di Paolo Morelli
Era arrivato nel pieno delle polemiche riguardanti il calciomercato “immobile” del Toro di quest’estate. Jurgen Saumel non lo conosceva nessuno, o comunque lo...
Era arrivato nel pieno delle polemiche riguardanti il calciomercato “immobile” del Toro di quest’estate. Jurgen Saumel non lo conosceva nessuno, o comunque lo conoscevano in pochi. Nazionale austriaco, aveva sedato un po’ gli animi della tifoseria, inviperita per il non-mercato, che si sono poi in seguito placati con i successivi arrivi. Si pensava all’inizio che potesse diventare il sostituto di Corini, quando invece si è rivelato un ottimo compagno di reparto per il numero cinque granata. Tant’è che poi il sostituto vero lo si è trovato solo l’ultimo giorno di mercato, meno male.Onesto pedalatore dai piedi buoni, Saumel con l’Austria non è mai dispiaciuto ma, giocando appunto nella nazionale austriaca, ha potuto godere del palcoscenico internazionale solo con gli ultimi (disastrosi sia per loro che per noi) campionati Europei. Quando la sua nazionale non ha avuto bisogno di passare le qualificazioni. In punta di piedi, si è pian piano inserito, con tanta umiltà, nella rosa granata, che con l’andare della preparazione ha preso forma. S’è fatto notare per la sua tenacia nei contrasti e la sua onnipresenza nella manovra, al fianco di Corini. Di personalità ne ha da vendere, ma quando gli capita il pallone tra i piedi e gli tocca impostare la manovra dall’inizio, in genere lascia fare ai più esperti, leggi il solito Corini. Invece, si fa apprezzare in quanto a personalità quando si fa vedere ad azione già avviata, con ottimi passaggi e cross ben calibrati. Buona visione di gioco. Ma ci vorrà solo un po’ di tempo, e magari conoscere qualche parola italiana in più potrebbe essergli d’aiuto.In molti si sono tramutati in estimatori di Saumel, magari non avendolo mai sentito nominare prima di questa estate. Diciamo che, se – e ripetiamo, se – continuerà su questa strada, potrebbe incarnare lo spirito del Toro che dovrebbe essere e che per tanti anni è stato: niente nomi altisonanti, ma gente giovane che corra senza fronzoli, gente che si faccia apprezzare per quello che fa vedere sul campo, non per quello che ha fatto vedere in passato. Insomma gente che abbia voglia di dimostrare il proprio valore, e che abbia l’umiltà di farlo senza troppe pretese, soprattutto contrattuali. Gli ci vuole solo un po’ di tempo per integrarsi bene nell’ambiente granata, per avere continuità e dare velocità e precisione ad un centrocampo troppo spesso dimenticato dalla campagna acquisti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
Era arrivato nel pieno delle polemiche riguardanti il calciomercato “immobile” del Toro di quest’estate. Jurgen Saumel non lo conosceva nessuno, o comunque lo...
Era arrivato nel pieno delle polemiche riguardanti il calciomercato “immobile” del Toro di quest’estate. Jurgen Saumel non lo conosceva nessuno, o comunque lo conoscevano in pochi. Nazionale austriaco, aveva sedato un po’ gli animi della tifoseria, inviperita per il non-mercato, che si sono poi in seguito placati con i successivi arrivi. Si pensava all’inizio che potesse diventare il sostituto di Corini, quando invece si è rivelato un ottimo compagno di reparto per il numero cinque granata. Tant’è che poi il sostituto vero lo si è trovato solo l’ultimo giorno di mercato, meno male.Onesto pedalatore dai piedi buoni, Saumel con l’Austria non è mai dispiaciuto ma, giocando appunto nella nazionale austriaca, ha potuto godere del palcoscenico internazionale solo con gli ultimi (disastrosi sia per loro che per noi) campionati Europei. Quando la sua nazionale non ha avuto bisogno di passare le qualificazioni. In punta di piedi, si è pian piano inserito, con tanta umiltà, nella rosa granata, che con l’andare della preparazione ha preso forma. S’è fatto notare per la sua tenacia nei contrasti e la sua onnipresenza nella manovra, al fianco di Corini. Di personalità ne ha da vendere, ma quando gli capita il pallone tra i piedi e gli tocca impostare la manovra dall’inizio, in genere lascia fare ai più esperti, leggi il solito Corini. Invece, si fa apprezzare in quanto a personalità quando si fa vedere ad azione già avviata, con ottimi passaggi e cross ben calibrati. Buona visione di gioco. Ma ci vorrà solo un po’ di tempo, e magari conoscere qualche parola italiana in più potrebbe essergli d’aiuto.In molti si sono tramutati in estimatori di Saumel, magari non avendolo mai sentito nominare prima di questa estate. Diciamo che, se – e ripetiamo, se – continuerà su questa strada, potrebbe incarnare lo spirito del Toro che dovrebbe essere e che per tanti anni è stato: niente nomi altisonanti, ma gente giovane che corra senza fronzoli, gente che si faccia apprezzare per quello che fa vedere sul campo, non per quello che ha fatto vedere in passato. Insomma gente che abbia voglia di dimostrare il proprio valore, e che abbia l’umiltà di farlo senza troppe pretese, soprattutto contrattuali. Gli ci vuole solo un po’ di tempo per integrarsi bene nell’ambiente granata, per avere continuità e dare velocità e precisione ad un centrocampo troppo spesso dimenticato dalla campagna acquisti.
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