Damato da Barletta, arbitro casalingo

"E’ dunque Antonio Damato, nativo di Barletta e iscritto alla sezione AIA dello stesso capoluogo pugliese, l’arbitro scelto per Napoli-Torino di domenica, ore 15 al “San Paolo”.Un arbitro che torna a stringere la mano a capitan Rosina dopo appena tre settimane dall’ultima circostanza analoga: Torino-Siena è stata infatti diretta proprio da lui, ed è dunque un precedente confortante.

"Peccato che sia anche l’unico: in precedenza, infatti, Damato aveva incrociato le strade granata in Gennaio, quando la banda di Novellino crollò a Marassi sotto i colpi del Genoa (3-0), e nella passata stagione, in una delle tante occasioni nelle quali lo stesso Monzon mise a gravissimo repentaglio la salvezza (e la sua stessa panchina), ossia in occasione della sconfitta casalinga per 0-1 patita contro l’Empoli.Davvero due brutti episodi, ma a onor del vero in entrambi gli incontri non si registrarono grandi episodi degni di discussione (un paio di proteste di Di Michele in Torino-Empoli), dunque arbitraggi sempre meritevoli di buoni voti.

"Con il Napoli, invece, Damato ha molte più esperienze, ben otto: cinque in Serie C1 (2 vittorie per gli azzurri, 1 pareggio e 2 sconfitte), una (vittoriosa) in B, due in A (pareggio a Reggio Calabria nella passata stagione, vittoria casalinga 2-0 contro il Siena quest’anno). Ma la statistica più preoccupante relativa all’arbitro di Barletta, comunque, riguardo i suoi tratti “casalinghi”, che sono marcati in assoluto ma ancor più, parrebbe, nei confronti dei partenopei, o almeno questo dicono i numeri. Su 15 gare dirette in A nell’attuale stagione, ben 12 volte i padroni di casa hanno vinto (2 i pareggi, una sola vittoria esterna); e con il Napoli, nelle tre occasioni in cui ha diretto al San Paolo altrettante volte i partenopei hanno trovato il bottino pieno.

"Dunque, un arbitro bravo, ma decisamente casalingo. Le statistiche sono fatte per essere smentite, e allora il Torino dovà farsi maggior forza. Sfatare il tabù-trasferta, con tali numeri, pare ancora più difficile; ma è proprio di un’impresa che i granata hanno bisogno, in fondo.