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Daniele Baselli 6.5, dopo la pubblica reprimenda una risposta positiva

Il Pagellone di Natale / Il giovane centrocampista granata ha giocato sin qui un discreto campionato, anche se con qualche calo

Raffaele Lima

"Un talento, sicuramente uno dei migliori in vista dell'imminente futuro della squadra granata e chissà, magari anche della nazionale azzurra. Di certo è uno che di stoffa ne ha, e anche molta, ma il salto di qualità, quello che lo porterebbe nell'Olimpo del grande calcio, non lo ha ancora fatto, a causa soprattutto della poca costanza. Daniele Baselli è al Torino dal 2015, dopo esser stato ceduto dall'Atalanta, che lo ha forgiato e lo ha lanciato in Serie A. In queste due stagioni sotto la Mole, il giovane centrocampista di Manerbio ha sofferto proprio di questo "male": la discontinuità, difetto che non gli ha risparmiato affatto poche critiche, tutt'altro, il giovane '92 è finito spesso sotto le critiche di tifosi e allenatore, che hanno preteso e pretendono molto di più da lui considerando soprattutto il suo importante potenziale. Delle qualità, le sue, che ad oggi sono state sfruttate soltanto in parte, ma che, Mihajlovic, sta cercando di esaltare al massimo, per il bene suo e del collettivo stesso.

"Questo inizio di stagione è stato, come quello passato, di buon auspicio per Baselli, che ha siglato due reti nelle prime due partite - contro il Milan e contro il Bologna -, facendo sognare di conseguenza l'intero ambiente, poi però deluso dalle successive prestazioni. A fronte di ciò, il tecnico serbo ha spesso effettuato del turnover, proprio per spronare il giovane ragazzo a fare di più: contro l'Empoli ad esempio, Mihajlovic ha preferito schierare Obi ed Acquah, proprio per lanciare un chiaro segnale alle sue prime scelte in mediana. Stessa cosa anche contro la Fiorentina, dove ha lasciato in panchina soltanto il centrocampista ex Dea, al quale è stato preferito il ghanese Acquah, molto più fisico e cattivo. Potere della sorte, o coincidenza, nella giornata successiva, Baselli ha siglato una rete contro il Palermo al Renzo Barbera, contribuendo dunque alla splendida vittoria in terra siciliana. Il metodo educativo del "bastone e carota" messo in atto da Mihajlovic è dunque servito, soprattutto per tenere alta la tensione dentro la testa della giovane mezz'ala, poi comunque vittima di questa discontinuità che in questi due anni lo ha fortemente caratterizzato. Una stagione dunque la sua, fin qui, positiva sì, ma non del tutto: sicuramente da migliorare. Data la sua ancora verde età, le sue qualità possono ancora enormemente migliorare, sia dal punto di vista fisico che tecnico. Anche questa discontinuità potrebbe essere esorcizzata, a suon di lavoro e soprattutto determinazione, ingredienti indispensabili per diventare un vero campione.

Serie ACoppa Italia
Presenze181
Minuti giocati1014'30'
Cartellini gialli31
Cartellini rossi00
Gol40
VOTO 6.5