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De Biasi: ‘Dobbiamo lottare per raggiungere la salvezza’

Atmosfera rilassata al Centro Sisport, nessuna contestazione e la macchina della polizia serve solo come controllo di routine. Pochi Ultras hanno lasciato sulle macchine dei giocatori un volantino, dai toni molto educati, che invitava...

Redazione Toro News

Atmosfera rilassata al Centro Sisport, nessuna contestazione e la macchina della polizia serve solo come controllo di routine. Pochi Ultras hanno lasciato sulle macchine dei giocatori un volantino, dai toni molto educati, che invitava gli stessi a tirare fuori la grinta che ormai siamo alla fine del campionato e bisogna dare il massimo per conquistare il traguardo. In sala stampa Gianni De Biasi è apparso più nervoso rispetto al solito, ma grintoso, la tensione è alta, ma c’è la concentrazione per fare bene, così come si è visto sul campo, dove i giocatori hanno faticato sotto l’occhio attento del mister. Solo Gallo ha lavorato a parte, ma è già in grado di correre abbastanza sciolto. AMBIENTE. Il monito che predica sempre De Biasi è uno solo: “Bisogna rimanere uniti, remare tutti dalla stessa parte. Non parlo solo della squadra, ma dell’ambiente in generale. Dobbiamo lottare per arrivare sulla sponda della salvezza”. OBIETTIVI. “Il traguardo è alla nostra portata, dobbiamo cercare di battere chi ci sta davanti in classifica. Ma prima dobbiamo guardare in casa nostra, poi alle altre squadre in lotta per non retrocedere. Tutto dipende da noi, se facciamo risultato non abbiamo bisogno di guardarci alle spalle”.TABELLE. “Non ne facciamo, non servono a nulla, sono stupidaggini. Chi poteva dire che il Parma avrebbe battuto la terza in campionato (la Fiorentina senza penalizzazione ndr) e infine il Palermo? Comunque non dobbiamo guardare solo al Parma, non è l’unica squadra in lotta. Dobbiamo cercare di fare del nostro meglio sabato contro il Milan, poi a fine campionato vedremo come sarà la classifica”. MILAN. Può essere un vantaggio affrontarlo a cavallo tra le due semifinali di Champions League? “Loro possono mettere in piedi due squadre, hanno Ronaldo che non può giocare in Europa per cui verrà sicuramente schierato titolare sabato. Non si discute sul blasone dell’avversario”. Sua figlia milanista, per chi tiferà? “Per noi, me l’ha detto stamattina, lei parteggia per le squadre che allena suo padre”. GALLO. Come sta il centrocampista bloccato sabato da un malanno muscolare? “Sta lavorando per recuperare. Confido di averlo disponibile per sabato”. LAZETIC. Dopo la gomitata di domenica e la perdita di alcuni denti il giocatore è a posto: “Il dentista gli ha risolto il problema con un ponte provvisorio”. EMPOLI. C’è spazio per tornare alla partita di domenica: “Sono soddisfatto del nostro secondo tempo, dove abbiamo messo in mostra una buona forza fisica. Dobbiamo cercare di concretizzare meglio le azioni che facciamo. Questo è indubbiamente il nostro problema. D’altronde possono esserci periodi che la palla proprio non entra. Il calcio è fatto anche di queste cose”. ASPETTI POSITIVI. “Mi è piaciuto lo spirito di sacrificio di tutti, degli attaccanti che aiutano in difesa, anche se poi arrivano meno lucidi sotto porta”. BOVO. “Mi spiace per il giocatore che si stava integrando meglio. Ma non sono preoccupato perché in difesa ho buone soluzioni. Franceschini si è comportato bene sia a Siena che ad Empoli. Aveva necessità di ritrovare maggiore tranquillità, sono contento del suo inserimento”.

"MANCHESTER-MILAN. Pronostico su questa partita? “Non ci sono favoriti, quando si arriva alle semifinali di Champions League vuol dire che tutte e quattro le squadre si equivalgono. La sonora sconfitta della Roma è solo un episodio che difficilmente può ricapitare”. CATANIA-ASCOLI. Si giocherà il 2 maggio, è stato nuovamente confermato: “Davvero? Preferisco non commentare…”.

"VOCI DI MERCATO. Possono disturbare in questo finale di campionato? "Se si desse retta a tutte le voci, la testa alla fine diventerebbe una mongolfiera. Fa parte, purtroppo, di questo mondo, ma i giocatori ormai ci sono abituati, l'importante è stare con la testa sul campo".