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De Biasi e Rosina, due da Toro

Quando una squadra gioca un primo tempo tanto deludente quanto lo sono stati i 45 minuti iniziali contro il Cesena e poi vive la ripresa con lo spirito dell’arrembaggio, mette l’avversario alle corde, costruisce una mezza dozzina di...

Redazione Toro News

Quando una squadra gioca un primo tempo tanto deludente quanto lo sono stati i 45 minuti iniziali contro il Cesena e poi vive la ripresa con lo spirito dell’arrembaggio, mette l’avversario alle corde, costruisce una mezza dozzina di occasioni, non si demoralizza per un rigore sbagliato e alla fine trova il meritato gol della vittoria, significa che l’allenatore nell’intervallo ha toccato le corde giuste con i suoi giocatori.Gianni De Biasi è un tecnico che non ama nascondersi dietro un dito, ha carattere, anche in conferenza stampa tiene testa ai giornalisti, ha personalità e idee chiare. Sicuramente alla fine del primo tempo contro il Cesena si è fatto sentire, strigliando i suoi nello spogliatoio, ha indovinato il cambio, inserendo un Vailatti che ha garantito maggiore brillantezza e ritmo alla manovra granata, nel finale ha cercato di “blindare” la vittoria con le altre due sostituzioni. In meno di due mesi è entrato subito nello spirito Toro, trasmettendo grinta e voglia di non mollare alla squadra. E quando un allenatore riesce a vincere, contro una rivale di tutto rispetto come era il Cesena, anche nella giornata in cui deve fare a meno di Brevi, Ardito e Stellone, la spina dorsale della squadra, significa che sa tirar fuori il massimo dagli uomini a sua disposizione. Il presidente Cairo, da noi brevemente incontrato nel parcheggio del Delle Alpi un’ora dopo la fine della gara, ha applaudito la prova della formazione granata, ma ha sottolineato che i due baby, Vailatti e De Sousa, devono imparare a giocare con grande agonismo ogni pallone, dal primo all’ultimo minuto. “Rosina, che è un 1984 ed è appena più giovane di loro, magari contro il Cesena non è stato irresistibile come altre volte, ma dà sempre il cento per cento”. Per questo, la curva lo ha applaudito e incitato, al momento della sostituzione, apprezzando le sue scuse per il rigore sbagliato. Rosina e De Biasi hanno capito immediatamente cosa significa il Toro.