di Edoardo Blandino
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De Biasi nelle mani dei giocatori
di Edoardo Blandino
C’era una volta il Toro. E con lui c’erano una volta i giocatori “da Toro”. Quelli che lottavano su ogni pallone, con cattiveria agonistica e voglia di vincere....
C’era una volta il Toro. E con lui c’erano una volta i giocatori “da Toro”. Quelli che lottavano su ogni pallone, con cattiveria agonistica e voglia di vincere. Uomini pronti a dare tutto che, quando uscivano dal campo, erano apprezzati dai tifosi perché si vedeva che avevano fatto il massimo. Nel derby di sabato non si sono visti veri giocatori da Toro, chi è sceso in campo ha giocato come se si trattasse di un match normale, senza lottare con il coltello tra i denti, quasi come se non sapessero che la sfida contro l’altra squadra non è una partita, ma è la Partita.
Viene spontaneo allora chiedersi come mai sia successo tutto ciò. In campo contro i bianconeri sono stati in pochi a salvarsi, ci sono stati molti insufficienti e addirittura qualcuno non pervenuto. Dalle parole di Natali, uno dei pochi a metterci la faccia dopo la figuraccia di sabato sera, sembrano emergere degli scricchiolii all’interno dello spogliatoio. Il difensore non ha mai parlato apertamente di problemi, ma risposte come “Ognuno deve fare la propria parte” e “Bisogna abbandonare gli egoismi e lavorare in una direzione comune” fanno sorgere più di un dubbio. Sembra che qualcuno non sia pronto a giocare con la squadra e per la squadra. L’ipotesi più accreditata è che certi uomini pensino più ai propri interessi che al bene comune, quella più inquietante riguarda una rottura tra spogliatoio e tecnico. In questo ultimo caso i giocatori in rosa scenderebbero in campo per salvare loro stessi, senza remare contro il mister, ma allo stesso tempo neppure interessandosi delle sue sorti. I giocatori conoscono la situazione delicata in cui si trova De Biasi in questo momento, sanno che una sconfitta domani porterebbe ad un probabile esonero e sanno anche che la gara contro gli orobici nasconde molte insidie.
Il destino del tecnico sarà quindi nei piedi degli uomini granata e mercoledì sera si capirà se chi scenderà in campo è dalla parte dell’allenatore, oppure non gliene frega molto delle sorti della panchina. Domani alle 22.30 avremo la risposta.
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