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De Biasi si affida ai pretoriani

Sono 20 i convocati di De Biasi per la gara contro la Ternana. Esclusi dalla lista lo squalificato Doudou, il lungodegente Ungari, il terzo portiere Fontana, un Martinelli ancora in non perfette condizioni e Vailatti. Di questi diciotto due...

Redazione Toro News

I centrali di centrocampo saranno Ardito ed Edusei, con Longo e Gallo destinati alla panchina: “Il primo è reduce dalla febbre, il secondo non l'ho visto benissimo”, ha spiegato De Biasi. Con Nicola e Balestri esterni di difesa, il tecnico ha lasciato un solo dubbio di formazione, quello che riguarda il giocatore che farà coppia con Brevi al centro della retroguardia: il ballottaggio è tra Orfei e Melara, ma in partitella è stato provato l'ex modenese, che parte quindi favorito nella corsa all'ultima maglia a disposizione per domani pomeriggio. Malgrado la poco convincente prova di settimana scorsa contro il Bologna, Orfei continua a godere della stima di De Biasi, che sembra preferirlo a Melara anche adesso che la febbre ha lasciato in pace l'ex giocatore del Livorno

Considerato che nessuno dei sei acquisti di gennaio sarà in campo, con Lazetic ancora confinato in panchina, sorte che toccherà per la prima volta anche a “mister 5 milioni” Abbruscato, significa che (almeno contro la Ternana) il mercato di gennaio è stato clamorosamente sconfessato. Il Toro riparte dai giocatori che l'hanno fatto grande nel girone di andata, contribuendo a disegnare una classifica per certi versi impensabile a inizio stagione. De Biasi si affida ai suoi pretoriani per inseguire la seconda vittoria nelle ultime tre giornate e provare a “blindare” il sesto posto, senza cullare inutili illusioni nei confronti delle prime della classe. “Testa bassa e pedalare, giocare una partita alla volta”, questo è stato il motto che ha ripetuto più volte alla vigilia.

Il Toro deve pensare prima di tutto a sé, a tornare a vincere e convincere, poi si potrà guardare agli altri. Ma se la squadra granata non vince prima di tutto le sue partite, ogni altro discorso diventa inutile. Quella di domani è la prima di dodici finali, mancare l'appuntamento con i tre punti vorrebbe dire riporre nel cassetto anche gli ultimi sogni e tornare ad avere paura. E si sa che la paura è il tarlo peggiore, perché annebbia idee e muscoli dei giocatori. Basta ricordare il primo tempo contro il Catanzaro per capire cosa significa.