De Biasi come sta Stellone? 'E’ andato a fare delle visite in centro. Vediamo'.
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De Biasi: ‘Stellone? Speriamo di riaverlo presto’
De Biasi come sta Stellone? 'E’ andato a fare delle visite in centro. Vediamo'.
E’ preoccupato? 'Non sono preoccupato. Certo è che un giocatore come lui è importante per noi. Ma...
E’ preoccupato? 'Non sono preoccupato. Certo è che un giocatore come lui è importante per noi. Ma credo che la sua sia una situazione, una questione che si può risolvere con assoluta tranquillità'.
Però mancano delle vere e proprie alternative: in panchina ci sono De Sousa e Bongiovanni, promettenti ma giovani. 'De Sousa ha già giocato 4 partite in serie A segnando un gol con la maglia della Lazio. Ma ovviamente va inserito al momento giusto, per preservarlo'.
Ma di preciso Stellone che cos’ha? 'Il suo problema fisico è dato dall’infiammazione del retto addominale, infiammazione probabilmente causata da questa preparazione estiva saltuaria, visti i problemi che hanno costellato l’estate del Genoa'.
Avesse avuto un altro attaccante l’avrebbe risparmiato? 'Ma Stellone in questo avvio di campionato ha fatto tanto per il Toro. Poi non sono uno che manda in campo qualcuno che non se la sente, controvoglia. Ha voluto sempre dare il suo contributo, al massimo, fino a quando l’acutizzarsi di questo fastidio non l’ha costretto a fermarsi. Io comunque rifarei tutto quello che ho fatto fino a questo momento'.
Ha chiesto ulteriori rinforzi? 'Non ho chiesto niente'.
Ma almeno vi siete sentiti con il presidente e con Salvatori? 'Certo, come al solito. Visto che noi siamo sempre costantemente in contatto'.
Il risultato: pochi nomi tra cui scegliere e pescare, in questo momento. 'L’avete detto voi, è un mercato che offre pochino'
State già pensando a gennaio? 'Ma da qua alla riapertura del mercato manca ancora una vita. Pensiamo alla partita di sabato. Senza farci condizionare. Non dobbiamo fasciarci la testa, visto che la partita di domenica non è avvisaglia di un periodo di declino. Forse, possiamo dire, che prima c’era andato tutto per il verso giusto. L’obiettivo dunque è quello di recuperare giocatori importanti, senza dimenticare che la rosa è fatta di 24 calciatori. Poi il presidente e la società sono sempre pronti ad intervenire'.
Al Toro mancano un po’ i gol da altri ruoli che non sia l’attacco. Concorda? 'Io dico che fino a questo momento, questa squadra ha fatto la sua parte nel migliore dei modi. Sia in attacco. Sia in difesa. E’ una squadra molto equilibrata. La media punti rimane altissima, specie se contestualizzata'.
Vedremo Fantini più avanzato, da seconda punta? 'Lasciatemi lavorare e soprattutto lasciatemi fare di testa mia. Adesso siamo a inizio settimana, è ancora presto. Discorsi futuristici è inutile farli in questo momento'.
Finalmente è arrivata la prima settimana di normalità. Come la gestirete? 'Possiamo allenarci in maniera più uniforme, più serenamente. Il lavoro sarà mirato per dare ai ragazzi qualcosa in più. Mentre altri avranno modo di rifiatare: vedi Doudou, Brevi, Ardito, per esempio. Dobbiamo smaltire tutte le tossine accumulate in questo periodo concentrato di partite'.
Il Toro pare giocare meglio in trasferta…'Dipende dalle avversarie. Se incontri squadre che si arroccano come il Catanzaro diventa difficile anche fuori casa. Mentre se incroci squadre come Arezzo e Pescara che provano a giocare a calcio…”.
Ha già parlato con Vailatti? 'Non ancora. Domenica l’ho visto confuso se no l’avrei lasciato in campo. Capita a tutti. Non c’è da stupirsi. Da parte mia, nei suoi confronti, non cambia nulla: la considerazione rimane sempre la stessa”.
Alcuni giornalisti di Bologna sono rimasti impressionati da Muzzi. 'Anche io onestamente. E’ un calciatore che in serie A potrebbe starci ancora benissimo. Mi sta piacendo tantissimo. Si è calato subito perfettamente nell’ambiente. Sempre molto determinato, grintoso. Che lotta su ogni pallone. Uno da Toro, insomma. A Bergamo, ad esempio, quando è entrato, l’ho visto che era caricato a molla, a pallettoni'.
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De Biasi come sta Stellone? 'E’ andato a fare delle visite in centro. Vediamo'.
E’ preoccupato? 'Non sono preoccupato. Certo è che un giocatore come lui è importante per noi. Ma...
E’ preoccupato? 'Non sono preoccupato. Certo è che un giocatore come lui è importante per noi. Ma credo che la sua sia una situazione, una questione che si può risolvere con assoluta tranquillità'.
Però mancano delle vere e proprie alternative: in panchina ci sono De Sousa e Bongiovanni, promettenti ma giovani. 'De Sousa ha già giocato 4 partite in serie A segnando un gol con la maglia della Lazio. Ma ovviamente va inserito al momento giusto, per preservarlo'.
Ma di preciso Stellone che cos’ha? 'Il suo problema fisico è dato dall’infiammazione del retto addominale, infiammazione probabilmente causata da questa preparazione estiva saltuaria, visti i problemi che hanno costellato l’estate del Genoa'.
Avesse avuto un altro attaccante l’avrebbe risparmiato? 'Ma Stellone in questo avvio di campionato ha fatto tanto per il Toro. Poi non sono uno che manda in campo qualcuno che non se la sente, controvoglia. Ha voluto sempre dare il suo contributo, al massimo, fino a quando l’acutizzarsi di questo fastidio non l’ha costretto a fermarsi. Io comunque rifarei tutto quello che ho fatto fino a questo momento'.
Ha chiesto ulteriori rinforzi? 'Non ho chiesto niente'.
Ma almeno vi siete sentiti con il presidente e con Salvatori? 'Certo, come al solito. Visto che noi siamo sempre costantemente in contatto'.
Il risultato: pochi nomi tra cui scegliere e pescare, in questo momento. 'L’avete detto voi, è un mercato che offre pochino'
State già pensando a gennaio? 'Ma da qua alla riapertura del mercato manca ancora una vita. Pensiamo alla partita di sabato. Senza farci condizionare. Non dobbiamo fasciarci la testa, visto che la partita di domenica non è avvisaglia di un periodo di declino. Forse, possiamo dire, che prima c’era andato tutto per il verso giusto. L’obiettivo dunque è quello di recuperare giocatori importanti, senza dimenticare che la rosa è fatta di 24 calciatori. Poi il presidente e la società sono sempre pronti ad intervenire'.
Al Toro mancano un po’ i gol da altri ruoli che non sia l’attacco. Concorda? 'Io dico che fino a questo momento, questa squadra ha fatto la sua parte nel migliore dei modi. Sia in attacco. Sia in difesa. E’ una squadra molto equilibrata. La media punti rimane altissima, specie se contestualizzata'.
Vedremo Fantini più avanzato, da seconda punta? 'Lasciatemi lavorare e soprattutto lasciatemi fare di testa mia. Adesso siamo a inizio settimana, è ancora presto. Discorsi futuristici è inutile farli in questo momento'.
Finalmente è arrivata la prima settimana di normalità. Come la gestirete? 'Possiamo allenarci in maniera più uniforme, più serenamente. Il lavoro sarà mirato per dare ai ragazzi qualcosa in più. Mentre altri avranno modo di rifiatare: vedi Doudou, Brevi, Ardito, per esempio. Dobbiamo smaltire tutte le tossine accumulate in questo periodo concentrato di partite'.
Il Toro pare giocare meglio in trasferta…'Dipende dalle avversarie. Se incontri squadre che si arroccano come il Catanzaro diventa difficile anche fuori casa. Mentre se incroci squadre come Arezzo e Pescara che provano a giocare a calcio…”.
Ha già parlato con Vailatti? 'Non ancora. Domenica l’ho visto confuso se no l’avrei lasciato in campo. Capita a tutti. Non c’è da stupirsi. Da parte mia, nei suoi confronti, non cambia nulla: la considerazione rimane sempre la stessa”.
Alcuni giornalisti di Bologna sono rimasti impressionati da Muzzi. 'Anche io onestamente. E’ un calciatore che in serie A potrebbe starci ancora benissimo. Mi sta piacendo tantissimo. Si è calato subito perfettamente nell’ambiente. Sempre molto determinato, grintoso. Che lotta su ogni pallone. Uno da Toro, insomma. A Bergamo, ad esempio, quando è entrato, l’ho visto che era caricato a molla, a pallettoni'.
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