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Dellafiore, stavolta non solo 6 mesi

di Alessandro Salvatico e Edoardo Blandino

I tre punti più fin qui più importanti della stagione sono stati regalati da una spaccata vincente di Paolo Hernan Dellafiore,...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico e Edoardo Blandino

"I tre punti più fin qui più importanti della stagione sono stati regalati da una spaccata vincente di Paolo Hernan Dellafiore, professione difensore, ma con una media-gol in granata superiore a quella dei colleghi attaccanti. "Il primo gol da tre punti della mia carriera", sottolinea. Ma la squadra di Novellino non potrà andare avanti puntando su di lui come bomber… “Ne ho fatti due, va bene però dovranno farli i centrocampisti e gli attaccanti. L’importante comunque è vincere, alla fine va bene anche se li faccio io”, chiosa.

"A proposito della rete vincente realizzata contro l’Udinese: è stata l’occasione per un’esultanza sua ed una di mister Novellino, particolarmente rabbiosa la seconda. L’ex-rosanero sa perché. “Sì, mi ero accorto che qualcuno rumoreggiava. Ma ci sta, quando una squadra non gioca bene, o un giocatore commette errori, è normale”. A proposito di Monzon: a fine gara si è speso pubblicamente in difesa del suo giocatore, dopo averlo fatto a male parole durante la partita stessa. “Ho saputo che mi ha difeso, lo ringrazio molto”. Duro ma corretto, il tecnico, nelle parole di Dellafiore: “Lui a volte ti riprende, ti dice certe cose, ma è anche il primo che ti difende, e che ci mette la faccia”.

"L'italoargentino è tornato in granata, ma stavolta non vuole fermarsi solo sei mesi. "Voglio restare a Torino, perchè credo in un progetto, voglio farne parte. In caso di retrocessione? Beh, certo non potrei non prendere in considerazione le proposte che dovessero arrivare, ma andare in B non rappresenterebbe l’obbligo di cambiare". La sua permanenza in granata è per ora sancita da un prestito con diritto di riscatto per il club di Cairo della metà del cartellino; “lo scorso anno -precisa il diretto interessato- dipendeva dal Palermo, quest’anno dipenderà dal Torino, il mio futuro”.

"Riguardo al recente passato, invece, non molto sembra essere cambiato; né in riva al Po (“conoscevo la situazione, sembra proprio quella dell’anno scorso”), né in una vecchia conoscenza come Rino Foschi (“è la stessa persona conosciuta in Sicilia, ci parla, scherza, è molto vicino alla squadra”). Il futuro più vicino, invece, è la Sardegna. “Il Cagliari è forte e lo sappiamo, col Milan non meritavano di perdere. Andiamo a giocarcela, comunque”. Lui, se la giocherà al centro della difesa: “A destra ci sarà di nuovo Colombo. Ma se in futuro il mister mi chiedesse di tornare in fascia, sarei disponibile”.

"La vittoria che ha contribuito a trovare non cambia così tanto la situazione del Toro. “Un punto a partita è qualcosa di cui non ci possiamo accontentare. Ma partite facili non ce ne sono più. La quota-salvezza? Lascio a chi è più esperto i calcoli, io comunque credo che anche chi ora è a 27 punti potrà rientrare nella lotta”. Una nota su Bianchi: “Forse dovrebbe lasciarsi passare addosso le critiche e fregarsene, comunque non penso che il pubblico lo prenda particolarmente di mira, non mi sembra”.

"Prima di lasciare la conference room per andare ad allenarsi, un pensiero a come sarebbe tornare a farlo circondati dall’affetto dei tifosi: “La società ci sta pensando, a riaprire i cancelli; io credo che quando è stato deciso, all’epoca, fosse giusto così, Ora, vedremo”.