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Derby / Juventus-Torino, Quagliarella-Tevez: duello a distanza

Verso Juventus-Torino / Il confronto tra Fabio Quagliarella e Carlos Tevez

Federico Lanza

"Il derby è Juventus-Torino. Due mondi distanti, lontani e quanto mai diversi. Il derby è la ricchezza della Juventus e la sofferenza del Torino (come sottolineato da Pasquale Bruno in un'intervista a TN). Il derby sono due anime di una città che si scontrano e si sbeffeggiano per 90 minuti. Ma non è solo questo. Il derby della Mole è anche il confronto – questa volta sul campo – tra due squadre molto distanti dal punto di vista tecnico e di classifica. La Juventus, negli ultimi due anni, ha aumentato (se ce ne fosse stato bisogno) il divario tecnico con le pretendenti allo Scudetto. E guida la classifica dall'alto dei suoi 31 punti. Il derby di oggi è lo scontro tra il miglior attacco della Serie A e uno dei peggiori (28 reti segnate dalla squadra di Allegri a fronte delle 7 dei granata).

"Ma se il Torino hanno l'obbligo di nutrire qualche speranza, queste sono affidate alla testa e ai piedi di Fabio Quagliarella, l'uomo più pericoloso del Torino, che oggi darà vita ad uno scontro molto interessante con il “collega” Carlos Tevez.

"Grazie a questa infografica, possiamo analizzare i dati e le statistiche relative ai due attaccanti nelle quali Torino e Juventus fanno totale affidamento.

 

 

"IL CONFRONTO NUMERICO - Se è lecito per i tifosi granata affidarsi a Fabio Quagliarella, altrettanto lo è per i tifosi puntare su Carlos Tevez. Il numero 27 granata è stato protagonista di un avvio di campionato molto convincente: quattro gol consecutivi in campionato (contro Cagliari, Fiorentina, Napoli e Udinese) e uno di Europa League (all'ultimo minuto contro il Copenhagen) avevano illuso i tifosi di aver trovato un degno sostituto di Immobile.

"Con il passare del tempo, però, il rendimento del “Quaglia” è diminuito, e di conseguenza quello della squadra. Oppure, vista da un altro punto di vista, il rendimento di Quagliarella è diminuito perchè nelle retrovie c'è assenza di idee e tempi di gioco. E non è un caso, quindi, che l'attaccante granata venga pescato almeno 4/5 volte a partita in posizione di offside. Carlos Tevez, invece, non smette di segnare. E non smette di segnare gol fantastici, come quello contro il Parma, nel quale saltò i difensori ducali come se fossero birilli. Correndo veloce come Forrest Gump.  

"La velocità di esecuzione dell'argentino – abile a stoppare palla, girarsi e calciare in un battito di ciglia – si riflette anche sulla rapidità con cui riesce a saltare l'avversario con un dribbling. Quasi due a partita per l'argentino, 0,5 per la punta di Castellamare di Stabia, che ha abituato i difensori avversari alla solita finta: si sposta sulla sinistra, poi rientra con il piede destro per provare la conclusione. Le retroguardie avversarie hanno capito il trucchetto e non ci cascano più: concedono a Quagliarella mediamente solo tre tiri a partita, e non sempre le sue conclusioni finiscono in porta. Il più delle volte vengono rimpallate o intercettate. Ecco perché, alla luce di questi dati preoccupanti, il lavoro sulle fasce di Darmian e Bruno Peres risulterà fondamentale: quando è difficile sfondare per vie centrali, il gioco si deve spostare sulle fasce, i lanci lunghi devono diventare cross calibrati, senza ansia e senza fretta.

"In ultima analisi, il dato che riguarda i passaggi riusciti: l'84% dei passaggi di Carlos Tevez diventano palloni giocabili per i compagni, Quagliarella ne sbaglia il 33%. E se non fosse un caso? Se tra i giocatori granata ci fosse poca intesa? Aspettiamo il derby, dopo ne sapremo molto, molto di più.