di Paolo Morelli
toro
Detto e contraddetto
di Paolo Morelli
Fino a pochi giorni fa, si pensava che Adriano Leite Ribeiro, discusso centravanti dell'Inter, avrebbe lasciato Milano per tornare in Brasile, invece il...
Fino a pochi giorni fa, si pensava che Adriano Leite Ribeiro, discusso centravanti dell'Inter, avrebbe lasciato Milano per tornare in Brasile, invece il giocatore ha fatto sapere tramite il proprio agente: «Non ho mai detto che sarei andato via dall'Inter», in data 30 dicembre. Ma c'è qualcosa che non torna. Il 21 novembre dichiarava: «Fatemi giocare o me ne vado». Ma Adriano è comunque fiducioso, e di Mourinho dice: «Credo che mi farà giocare, è una persona molto sincera». Non sappiamo se si riferisca al Mourinho che allena l'Inter, il quale aveva detto: «Sono d'accordo con lui (Adriano, ndr) quando dice che se non riuscirà a giocare nell'Inter è meglio cambiare. Un giocatore non può restare in un club in questa situazione» (21 novembre). «Se fossi Adriano, proprio per l'immagine che gli si è creata attorno, rifletterei se non è forse meglio, per lui, cambiare. Dal punto di vista umano, non potrei dirgli di no» (15 dicembre). «Adriano alla partita del figlio di Zico? Per me non gioca. Poi se in Brasile c'è il fisioterapista più bravo del mondo, chiederò di portarlo ad Appiano» (20 dicembre). «E' possibile recuperarlo, ma è difficile. Con le difficoltà che ha, forse cambiare ambiente e ricominciare daccapo sarebbe positivo» (21 dicembre). O Adriano è diventato il calciatore più buono del mondo, o a Mourinho piace scherzare parecchio.
Restiamo a Milano, sponda milanista. Il 30 novembre, Ancelotti - solito abbandonarsi a qualche dichiarazione di troppo - aveva detto: «Prima della sosta natalizia vogliamo avvicinarci all'Inter e magari annullare i tre punti di svantaggio». Classifica attuale: Inter, 42 punti; Juventus, 36; Milan, 33. Differenza: 9 punti. Altro che annullare lo svantaggio, qui è stato triplicato! Ma in aiuto dell'imbarazzato tecnico rossonero (recente vittima di vicende sentimentali da romanzo rosa) viene Maldini, che porta ad esempio lo scudetto del '99, vinto proprio dal Milan quando ormai pareva tutto perduto. In panchina però c'era Zaccheroni. Ancelotti ieri ha detto: «Il Milan può riprendere l'Inter». Peccato che una ventina di giorni prima il profeta/uccello del malaugurio Galliani avesse detto: «Quando vinciamo a Torino, vinciamo lo scudetto», Juve-Milan è finita 4-2. A fine campionato i rossoneri sapranno con chi prendersela, se le cose andranno male.Chiudiamo con una citazione per Pietro Lo Monaco, ad del Catania. Lunedì 22 dicembre, a seguito della contestata vittoria del Catania sulla Roma (troppe persone vicino al campo e le proteste dei giallorossi), diceva: «io tutta questa gente non l'ho vista. Le persone non autorizzate fanno parte delle forze dell'ordine». Non deve averla pensata allo stesso modo la Procura federale, che ha avviato un'indagine «per capire com'è organizzato il servizio degli steward nello stadio di Catania e come viene disciplinato l'accesso al recinto di gioco». Il Catania Calcio è invece stato deferito per le «condotte poste in essere da parte dei propri sostenitori nonché degli steward nei confronti di giornalisti e tesserati dell'A.S. Roma» del 18 maggio 2008. Lo Monaco, sicuro di esserci stato, allo Stadio, per Catania-Roma? E su tutte queste parole dette rigorosamente a sproposito, noi vi auguriamo un felice 2009, sperando che tutte le cose a sproposito del nuovo anno siano solamente parole.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Paolo Morelli
Fino a pochi giorni fa, si pensava che Adriano Leite Ribeiro, discusso centravanti dell'Inter, avrebbe lasciato Milano per tornare in Brasile, invece il...
Fino a pochi giorni fa, si pensava che Adriano Leite Ribeiro, discusso centravanti dell'Inter, avrebbe lasciato Milano per tornare in Brasile, invece il giocatore ha fatto sapere tramite il proprio agente: «Non ho mai detto che sarei andato via dall'Inter», in data 30 dicembre. Ma c'è qualcosa che non torna. Il 21 novembre dichiarava: «Fatemi giocare o me ne vado». Ma Adriano è comunque fiducioso, e di Mourinho dice: «Credo che mi farà giocare, è una persona molto sincera». Non sappiamo se si riferisca al Mourinho che allena l'Inter, il quale aveva detto: «Sono d'accordo con lui (Adriano, ndr) quando dice che se non riuscirà a giocare nell'Inter è meglio cambiare. Un giocatore non può restare in un club in questa situazione» (21 novembre). «Se fossi Adriano, proprio per l'immagine che gli si è creata attorno, rifletterei se non è forse meglio, per lui, cambiare. Dal punto di vista umano, non potrei dirgli di no» (15 dicembre). «Adriano alla partita del figlio di Zico? Per me non gioca. Poi se in Brasile c'è il fisioterapista più bravo del mondo, chiederò di portarlo ad Appiano» (20 dicembre). «E' possibile recuperarlo, ma è difficile. Con le difficoltà che ha, forse cambiare ambiente e ricominciare daccapo sarebbe positivo» (21 dicembre). O Adriano è diventato il calciatore più buono del mondo, o a Mourinho piace scherzare parecchio.
Restiamo a Milano, sponda milanista. Il 30 novembre, Ancelotti - solito abbandonarsi a qualche dichiarazione di troppo - aveva detto: «Prima della sosta natalizia vogliamo avvicinarci all'Inter e magari annullare i tre punti di svantaggio». Classifica attuale: Inter, 42 punti; Juventus, 36; Milan, 33. Differenza: 9 punti. Altro che annullare lo svantaggio, qui è stato triplicato! Ma in aiuto dell'imbarazzato tecnico rossonero (recente vittima di vicende sentimentali da romanzo rosa) viene Maldini, che porta ad esempio lo scudetto del '99, vinto proprio dal Milan quando ormai pareva tutto perduto. In panchina però c'era Zaccheroni. Ancelotti ieri ha detto: «Il Milan può riprendere l'Inter». Peccato che una ventina di giorni prima il profeta/uccello del malaugurio Galliani avesse detto: «Quando vinciamo a Torino, vinciamo lo scudetto», Juve-Milan è finita 4-2. A fine campionato i rossoneri sapranno con chi prendersela, se le cose andranno male.Chiudiamo con una citazione per Pietro Lo Monaco, ad del Catania. Lunedì 22 dicembre, a seguito della contestata vittoria del Catania sulla Roma (troppe persone vicino al campo e le proteste dei giallorossi), diceva: «io tutta questa gente non l'ho vista. Le persone non autorizzate fanno parte delle forze dell'ordine». Non deve averla pensata allo stesso modo la Procura federale, che ha avviato un'indagine «per capire com'è organizzato il servizio degli steward nello stadio di Catania e come viene disciplinato l'accesso al recinto di gioco». Il Catania Calcio è invece stato deferito per le «condotte poste in essere da parte dei propri sostenitori nonché degli steward nei confronti di giornalisti e tesserati dell'A.S. Roma» del 18 maggio 2008. Lo Monaco, sicuro di esserci stato, allo Stadio, per Catania-Roma? E su tutte queste parole dette rigorosamente a sproposito, noi vi auguriamo un felice 2009, sperando che tutte le cose a sproposito del nuovo anno siano solamente parole.
© RIPRODUZIONE RISERVATA